Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/12/2017, a pag. 6, con il titolo "L’Unione europea gela Netanyahu: 'Non sposteremo le ambasciate' ", la cronaca di Marco Bresolin.
A destra: le dichiarazioni su Gerusalemme di Bill Clinton, George Bush, Barack Obama, Donald Trump e il doppio standard di giudizio.
Non si ferma il doppio standard di giudizio dei Paesi europei contro Israele, l'unico Paese al mondo a cui viene contestato il diritto di scegliersi liberamente la capitale. In prima fila contro Israele, come sempre, Federica Mogherini.
Ecco l'articolo:
Marco Bresolin
«La maggior parte dei Paesi europei farà come gli Stati Uniti e sposterà le ambasciate a Gerusalemme, riconoscendola come capitale di Israele». Benjamin Netanyahu ne era convinto, ieri mattina, arrivando a Bruxelles. Ma gli è bastata una colazione con i 28 ministri degli Esteri Ue (per l’Italia c’era il viceministro Mario Giro) per respirare un clima molto lontano dalle sue aspettative. «Nessun Paese dell’Ue seguirà l’esempio degli Stati Uniti», ha chiuso nettamente la porta Federica Mogherini, Alto Rappresentante della politica estera europea, esprimendo chiaramente la posizione dei 28. Anche la Repubblica Ceca che alcuni giorni fa aveva manifestato l’intenzione di seguire l’esempio di Trump, ieri si è allineata con i partner europei. L’Europa resta favorevole e sostiene la soluzione dei due Stati. Chi era nella sala racconta di un confronto piuttosto «duro» tra il premier israeliano e i ministri europei, durato più di due ore. Subito dopo Netanyahu ha lasciato Bruxelles: avrebbe dovuto incontrare Jean-Claude Juncker dalla parte opposta della strada, ma il faccia a faccia è stato cancellato. Ufficialmente «per ragioni meteorologiche».
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