Gerusalemme e l'isteria dei media
Commento di Deborah Fait
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a89932de-5392-49d6-bd6e-9d21d9fa1a5a-tg3.html#p=0
Gerusalemme, capitale di Israele
Ieri ho scritto della reazione del telegiornale di Rai Uno e dell'intervento di Giovanna Botteri dagli USA sulla decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme. Oggi incominciamo con il telegiornale di Rai Tre. In studio Tatiana Lisanti, dagli USA sempre la Botteri e da Gerusalemme, proprio davanti alla sede dell'ambasciata americana a Tel Aviv, Carlo Paris. I commenti degli inviati sono stati tutti sullo stesso tono, molto agitati, molto isterici. Botteri ha citato la legge del 1995, sempre disattesa dai vari presidenti, Clinton e Bush, che voleva l'ambasciata americana a Gerusalemme, per poi passare alla preoccupazione espressa da tutti, dalla CIA all'FBI, per la decisione di Trump. Paris da Gerusalemme ha puntato il suo intervento su Abu Mazen che avrebbe chiesto al Papa ( te pareva!)e a Putin (che peraltro aveva già riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele senza provocare nessuna reazione...chissà perchè) di convincere gli USA a rinunciare. Come sempre lui è abituato a piagnucolare in giro per il mondo.
Stessa storia al TG2 in cui la solita agitata Botteri ha parlato della Breaking News appena diffusa dalla CNN a conferma della decisione del presidente che ha messo tutto il mondo all'erta. Piero Marrazzo, forse l'unico ad esprimersi con calma almeno apparente, ha annunciato che sono pronte a scoppiare le tre giornate della rabbia appena indette dai palestinisti e la promessa di una nuova intifada da Gaza. Intanto tutti i cittadini della capitale sono avvisati di non recarsi nella Città Vecchia, meglio non rischiare. http://www.tg2.rai.it/
Il TG5, conduttrice Domitilla Savignoni, ha dato una notizia gravissima: Federica Mogherini, molto attenta a non smentirsi mai, ha chiesto a Trump di dare inizio a negoziati per risolvere lo status di Gerusalemme come capitale di Israele e della "Palestina". Per l'Alto Commissario europeo la Palestina esiste, Gerusalemme deve essere divisa, ed è dai tempi della sua ammirazione per Yasser Arafat, padrino di tutti i terroristi, che tesse la sua tela contro Israele. Macron, molto perbene ed educato ma coniglio, ha telefonato in nottata al presidente esprimendogli tutta la sua grande preoccupazione. Certo con i milioni di arabi non del tutto amichevoli e totalmente antisemiti che risiedono in Francia, sentirà tremare la sua poltrona. http://www.video.mediaset.it/video/tg5/full/edizione-ore-20-00-del-5-dicembre_784686.html
Il Tgcom24 è stato l'unico notiziario ad avere l'intelligenza di dare la parola a una giornalista ebrea, sionista e esperta di Medio oriente, Fiamma Nirenstein, che ha finalmente spiegato cosa è Gerusalemme per Israele e per gli ebrei da 3000 anni a questa parte. Ha parlato della situazione politica dal 1950 ad oggi e come, durante l'occupazione giordana, nessuno, se non i musulmani, poteva andare a pregare nei propri luoghi santi e del muro che la Giordania aveva costruito proprio nel bel mezzo della città. La libertà di culto per tutti è stata raggiunta soltanto quando Gerusalemme è stata riunita a Israele, cui appartiene dalla notte dei tempi. Bravissima Fiamma come sempre ma voglio fare i miei complimenti anche al Tgcom24 per l'equilibrio dimostrato nel dare la notizia. http://www.tgcom24.mediaset.it/
Sky TG24 di Giorgio Bernardelli, ha titolato il servizio "Un elefante in cristalleria" con evidente allusione. L'elefante sarebbe Trump ma la cristalleria? Forse Eurabia? Forse il mondo islamico in subbuglio? Forse il Turco dittatore? Orrendo il servizio di Jacopo Barbarello che inizia con un bel "L'anno prossimo a Gerusalemme", che faceva ben sperare, per scadere poi nella porcheria totale e concludere con un miserrimo " I falchi in Israele adesso stanno festeggiando". Un orrore! http://video.sky.it/news/mondo/usa-verso-riconoscimento-di-gerusalemme-come-capitale/v385730.vid
Last but not least tra i brutti telegiornali, la palma non d'oro ma di scadente ferraglia va al TG7 di Mentana la cui dichiarazione mi ha fatto cadere le braccia " Non sentivamo il bisogno di questa decisione". Lui forse no ma la maggior parte di noi si e, intendiamoci, non per avere riconosciuta Gerusalemme come capitale perchè Gerusalemme E' la nostra capitale, volenti o nolenti, e non ci serve nessun riconoscimento per onorarla e amarla, la nostra città d'oro, semplicemente perchè al Congresso c'era una legge dal 1995 ed era ora di metterla in atto!
Ho aspettato fino a notte fonda la trasmissione Linea Notte del TG3 condotta da Maurizio Mannoni http://www.rai.it/dl/tg3/rubriche/PublishingBlock-ba2591cf-e5e5-44db-a2af-4401c6f00a34.html# Il titolo: Lo strappo di Trum, il commento di Mannoni "metterà a rischio il processo di pace, stiamo assistendo a un'insurrezione generale". Mannoni non è aggiornato, nessuno gli ha detto che non esiste nessun processo di pace a causa del costante rifiuto di Abu Mazen. Continua Mannoni: Reazioni dure di Europa e paesi arabi. In redazione Daniela Preziosi del Manifesto ("molto grave, una cosa assurda") , Alessia Morani PD ( "preoccupazione di tutti"), Dacia Maraini ("una catastrofe"), Achille Bonito Oliva ("sovranismo imperiale di Trump, decisione sciagurata, Gerusalemme segnata dalla convivenza pacifica"...uhuuu forse sta sbagliando città). Finalmente riappare l'onnipresente Giovanna Botteri, sempre più scapigliata e agitata, probabilmente stanca a forza di raccontare minuto per minuto questa cosa "assurda e sciagurata" del trasferimento di un'ambasciata nella Capitale dello stato sovrano cui appartiene. Dacia Maraini: "come tutti i tiranni, anche Trump cerca di spostare l'attenzione da sè". E a questo punto Achille Bonito Oliva se ne esce con una frase sibillina che spero qualcuno mi aiuterà a capire: " E' come spostare l'ambasciata italiana da Roma a Zurigo ". Cosa avrà voluto dire? Che non sappia che Tel Aviv e Gerusalemme risiedono nella stessa Nazione? Forse l'ora tarda, forse l'età, chissà. Finita la trasmissione sono andata a dormire pensando che tutti quanti, anzichè criticare gli arabi per le loro reazioni violente e minacce di morte, anzichè invitarli a più miti consigli come buon senso vorrebbe di fronte ad una decisione giusta e attesa 22 anni, tutti, dicevo sono là, davanti ai loro schermi ad aizzare i barbari contro gli USA e contro Israele. Questo è quello che si dice il mondo alla rovescia, l'occidente che trema e si vende, anzi si svende.
Bene, dopo questa carrellata di notizie un po' bislacche, tutte schierate con gli arabi e, naturalmente, con i loro adorati palestinisti, vediamo cosa è successo. Per prima cosa, però, vorrei ribadire un particolare molto importante, Gerusalemme est non è una città, è semplicemente un quartiere della Capitale in cui abitano quasi solamente arabi, che poi sono arabi israeliani. Dunque nessun est, Gerusalemme e basta. Esattamente come Monte Mario è Roma e basta, come i quartieri spagnoli sono Napoli e basta, come Manhattan è New York e basta! Trump dunque sta mantenendo la promessa, cosa che nessuno dei suoi predecessori aveva avuto il coraggio di fare. Lo spostamento vero e proprio si avrà tra 6 mesi, il tempo per trovare il posto giusto, nella zona giusta. La cosa più bizzarra di tutta questa lunga storia, forse( vedremo domani) conclusa, è che, per il semplice spostamento di un'ambasciata gli arabi stanno facendo casini osceni, John Kerry è agitatissimo, Mogherini si strappa i capelli, il Turco minaccia di rompere ogni rapporto diplomatico con Israele, Abu Mazen telefona al Papa, suo amico, Gaza minaccia intifade e il mondo occidentale trema di paura, tanto per fare una cosa nuova! E' tutto così sproporzionato e oscenamente ridicolo. Personalmente non credo che il mondo arabo si solleverà, vi sono troppi interessi, i sunniti sono legati e alleati degli USA e hanno instaurato, grazie a Bibi Netanyahu, buoni rapporti economici con Israele. E poi, diciamocelo, vadano all'inferno e imparino la civiltà, imparino da Israele che non ha scatenato nessuna guerra quando l'Unesco ha tolto, come un chicco dopo l'altro da un grappolo d'uva, ogni sito ebraico per dichiararlo islamico. Via il Kotel, via il Monte del Tempio, via le tombe dei Patriarchi e delle Matriarche d'Israele, via via via praticamente tutto ma Israele ha protestato in modo civile, uscendo dall'organizzazione, semplicemente, senza minacce di sangue, senza sentenze di morte. Il mondo arabo-musulmano vive di barbarie e tiene in scacco il mondo intero.
Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile"