Riprendiamo da IL DUBBIO, con il titolo "L’avvocatura palestinese incontra l’Ordine di Firenze: 'Siete un modello' " la cronaca dell'incontro tra l'ordine degli avvocati palestinesi e quello di Firenze.
felici e contenti avvocati fiorentini e palestinisti firmano
Non ci risulta che fra gli avvocati iscritti all'Ordine fiorentino qualcuno abbia sentito la necessità di prendere le distanze da una decisione in nome di tutti gli iscritti. Un fatto grave, basta leggere la cronaca dell'incontro. Che nei territori palestinesi la situazione della giustizia sia come è stata esposta a Firenze, è una enorme fake news. Invece di affrontare la condizione anti-democratica della società palestinese nel suo insieme, il presidente degli avvocati fiorentini ha detto "Non possiamo parlare del ruolo di avvocato in Palestina senza parlare della sofferenza del popolo palestinese a causa dell’occupazione israeliana"
Bene ha fatto il Dubbio a riportare la cronaca dell'incontro.
Nella sede del Consiglio forense del capoluogo toscano una delegazione della Palestinian Bar Association. «Cerchiamo di indicare prassi che consentano di assolvere anche all’attività difensiva degli avvocati», ha detto il presidente del Coa fiorentino, Sergio Paparo. Una delegazione di avvocati palestinesi membri del Consiglio della Palestinian Bar Association ha fatto visita alla sede del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Firenze, in un incontro che ha rappresentato una delle tappe operative dell’accordo di collaborazione stretto dai due Ordini nel 2013. Il supporto che l’avvocatura fiorentina fornisce a quella Palestinese consiste nell’illustrare ai delegati le buone prassi che lo rendono uno standard di riferimento internazionale nella gestione di un’istituzione forense. «La Bar association palestinese è molto giovane, perché è stata istituita nel 1997. Darsi una organizzazione interna e regolamentare è molto complesso, vista la situazione del territorio in cui i colleghi palestinesi operano: noi cerchiamo di indicare prassi che consentano di assolvere alla funzione consiliare e anche all’attività difensiva degli avvocati», ha detto Sergio Paparo, presidente dell’Ordine di Firenze. «Non possiamo parlare del ruolo di avvocato in Palestina senza parlare della sofferenza del popolo palestinese a causa dell’occupazione israeliana: abbiamo difficoltà anche solo a recarci in tribunale a causa della militarizzazione», ha invece raccontato l’avvocato Dawood Daraawi, segretario generale della Palestinian Bar Association. Nell’ambito della visita la delegazione palestinese e il Consiglio dell’Ordine fiorentino, affiancati dai dirigenti degli uffici giudiziari del Palazzo di Giustizia, hanno incontrato gli iscritti, in un dibattito dal titolo “Essere avvocato in Palestina”. Il tutto è avvenuto sotto l’egida della Eupol Copps (Eu Coordinating Office for Palestinian Police Support), che ha preso l’Ordine di Firenze come modello di buone prassi europee, utile a coadiuvare l’istituzione dell’avvocatura palestinese. Share
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