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Corriere della Sera - La Repubblica Rassegna Stampa
20.11.2017 Antisemitismo e neonazismo: non solo islamista, a destra resiste
I casi della targa di Ada Gobetti e della scuola Anna Frank di Pesaro

Testata:Corriere della Sera - La Repubblica
Autore:
Titolo: «Vandali frantumano la targa dedicata alla partigiana Ada Gobetti - Svastiche e simboli nazisti davanti alla scuola Anna Frank»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA - ROMA di oggi, 20/11/2017, a pag. 5, la breve "Vandali frantumano la targa dedicata alla partigiana Ada Gobetti"; dalla REPUBBLICA, a pag. 16, la breve "Svastiche e simboli nazisti davanti alla scuola Anna Frank".

Ecco gli articoli:

CORRIERE della SERA: "Vandali frantumano la targa dedicata alla partigiana Ada Gobetti"

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La targa infranta

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Ada Gobetti

A Villa Pamphilj frantumata la targa della via dedicata alla partigiana ed educatrice Ada Gobetti, moglie di Piero. «II grave atto vandalico è l'ennesimo atto teppistico che si registra in Villa Pamphili», denuncia la consigliera del Pd capitolino, Ilaria Piccolo. Ada Gobetti è stata un'insegnante, traduttrice, giornalista e partigiana: la sua casa costituisce un punto di riferimento per l'antifascismo intellettuale. Nel 1942 è tra le fondatrici del Partito d'Azione. «Al degrado e all'incuria in cui versano i giardini, il roseto e i viali sempre più accidentati - aggiunge Piccolo - si sommano anche questi atti vandalici contro le targhe dedicate a figure storiche del movimento femminile italiano ed europeo che con il loro impegno hanno contribuito alla rinascita democratica, politica e culturale dell'Europa. Confido nella sensibilità del vice-sindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo - conclude - affinché sia al più presto ripristinata la targa toponomastica dedicata ad Ada Gobetti».

LA REPUBBLICA: "Svastiche e simboli nazisti davanti alla scuola Anna Frank"

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Svastiche e scritte naziste antisemite alla scuola di Pesaro

Lo sfregio è orrendo, la svastica è disegnata sul cartello della scuola intitolata ad Anna Frank. Nella notte tra sabato e domenica i vandali razzisti si sono accaniti contro l’edificio scolastico di Pesaro dedicato alla vittima dell’Olocausto. Oltre al segnale che indica la scuola, sono stati imbrattati anche un cartello di divieto, su cui è stato scritto «vietato introdurre ebrei», un tratto di strada, sul quale è comparso «Make war not love», cioè fate la guerra e non l’amore e disegnata un’altra svastica. Su un avviso pubblico è stato poi tracciato il simbolo delle SS e su un cartello stradale una terza svastica. Immediata la reazione del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che ha tuonato su Twitter: «Ignoranti e delinquenti. Siete contro la storia e l’umanità. Faremo denuncia contro ignoti e ripuliremo subito. Non vanno sottovalutati certi comportamenti di pericolosa intolleranza e nuovo estremismo. Continueremo il lavoro sulla memoria nelle scuole affinché i valori di libertà e uguaglianza siano per sempre». E infatti già in serata le scritte antisemite erano state cancellate con vernice nera sulla strada e i cartelli imbrattati erano stati rimossi. Sull’episodio sono subito state avviate le indagini dei carabinieri, che stanno cercando di recuperare immagini e filmati registrati dalle telecamere di case e negozi vicini. Numerosi anche i commenti indignati. Il segretario del Pd Matteo Renzi ha scritto su Facebook: «Siamo tutti insieme a fianco del sindaco Matteo Ricci, della sua comunità, dei nostri fratelli ebrei. Questo gesto contro la scuola “Anna Frank” ha un nome tecnico: si chiama schifo. E noi combatteremo lo schifo senza tregua ovunque».

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