Libano: Saad Hariri e la versione del filo-iraniano Michel Aoun Commento di Davide Frattini, velina faziosa di Avvenire
Testata:Corriere della Sera - Avvenire Autore: Davide Frattini Titolo: «Macron invita Hariri a Parigi - Aoun: 'Hariri è detenuto Un atto ostile di Riad'. Ma il premier: sto bene»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/11/2017, a pag.15, con il titolo "Macron invita Hariri a Parigi", il commento di Davide Frattini; da AVVENIRE, a pag. 17, la breve "Aoun: 'Hariri è detenuto Un atto ostile di Riad'. Ma il premier: sto bene".
Ecco gli articoli:
Saad Hariri
Corriere della Sera - Davide Frattini: "Macron invita Hariri a Parigi"
Davide Frattini
«Detenuto». «Ostaggio». Michel Aoun, il presidente libanese, accusa i sauditi di aver arrestato Saad Hariri, sostiene che anche la famiglia sia trattenuta nel Paese, ripete di non essere disposto ad accettare le sue dimissioni — annunciate in televisione da Riad il 4 novembre — fino a quando non gliele presenterà di persona. Un incontro che dovrebbe avvenire presto, assicura lo stesso Hariri via Twitter: «Sto bene e sto per tornare». Certezza ridimensionata poche ore dopo da un comunicato dell’Eliseo: Emmanuel Macron ha invitato lui, la moglie e i figli a Parigi dove dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Un «invito» tanto a sorpresa da spingere il presidente francese a precisare «non è un’offerta di esilio politico, quello che vogliamo è un Libano stabile». Stabile e libero dalle ingerenze delle potenze mediorientali. Quando ha dichiarato di voler lasciare l’incarico di governo, Hariri ha accusato l’Iran di avere un piano per «distruggere il mondo arabo» e ha detto di temere per la sua vita, il padre Rafik è stato massacrato da un’autobomba nel 2005. Parole — sostengono gli avversari politici e anche qualcuno dei suoi alleati — dettate dai principi sauditi: da sempre sponsor della famiglia Hariri, sarebbero delusi dalla debolezza di Saad, da quanto poco abbia agito contro Hezbollah, che dell’Iran è il braccio armato e politico in Libano. Il premier, come lo considerano ancora i libanesi, sarebbe diventato una pedina nello scontro tra la monarchia del Golfo e gli ayatollah di Teheran, tra i sunniti e gli sciiti.
Avvenire: "Aoun: 'Hariri è detenuto Un atto ostile di Riad'. Ma il premier: sto bene"
Continuano le veline di Avvenire sul caso Hariri. Nella breve di oggi, viene riportata esclusivamente la versione del presidente libanese di fatto filo-iraniano Michel Aoun, ovviamente contro Arabia Saudita e Hariri stesso. Per farsi un'idea corretta di quanto avviene in Medio Oriente, leggere il quotidiano dei vescovi è la peggiore scelta possibile insieme al Manifesto.
Ecco la breve:
Mohammed bin Salman
Dopo 12 giorni di imbarazzato silenzio, la dura replica di Michel Aoun è un ultimatum a Riad: il premier Saad Hariri «è detenuto in Arabia Saudita» e questo è «un atto ostile contro il Libano», anche perché «il governo non è dimissionario». II ritorno di Hariri, ha avvertito il presidente del Libano, «è legato alla sovranità nazionale» e Aoun ha assicurato che «faremo tutto il necessario per la sua liberazione» e «siamo in contatto con i Paesi arabi e occidentali per raggiungere questo obiettivo». Hariri «è stato arrestato» in Arabia Saudita, denuncia Aoun, da dove ha annunciato le sue dimissioni il 4 novembre. «Niente - prosegue il presidente Aoun - giustifica il fatto che dopo 12 giorni non sia tomato, quindi lo consideriamo detenuto, contrariamente ai principi della Convenzione di Vienna». Secondo i media libanesi, Aoun avrebbe detto che anche i familiari di Hariri - a cui la Francia ha offerto ospitalità - si trovano in stato di fermo a Riad e sarebbero perquisiti ogni volta che entrano ed escono dalla loro residenza. Poco più tardi la risposta, con un tweet di Saad Hariri: «Voglio ripetere e ribadire che sto bene, molto bene, e che se Dio vuole torno nel caro Libano come vi ho promesso.Vedrete!».
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