Balfour e la chimera
Commento di Michelle Mazel
Traduzione di Yehudit Weisz
http://www.jpost.com/Edition-Francaise/Moyen-Orient/Balfour-et-le-serpent-de-mer-513393#/
Lord Balfour e la sua Dichiarazione
Alla fatidica data del 2 novembre, che segna il centenario di una lettera di Arthur Balfour, non ancora diventato Lord, a Walter Rothschild, che lo era già, un secolo di risentimenti ritorna a galla. E’ sempre lo stesso rituale. La stampa araba si scatena. Come ogni anno la perfida Albione si ritrova accusata per tutti i peccati di Israele. E come al solito un leader palestinese coglie l’occasione per minacciare di portare la causa in tribunale. Il motivo non è mai molto chiaro. Quest’anno l’Autorità Palestinese sfuma i suoi commenti, o quasi. Secondo un rappresentante dell’OLP, Mahmoud Abbas non avrebbe mai rinunciato a denunciare l’Inghilterra, ma starebbe cercando di determinare quale potrebbe essere l’autorità giudiziaria competente; nel frattempo, il suo Primo Ministro Rami Hamdallah, si limita a chiedere al governo di Sua Maestà Britannica di porgere le sue scuse al popolo palestinese per “questa ingiustizia storica”, aggiungendo che anziché celebrarla, l’Inghilterra dovrebbe impegnarsi a porvi rimedio. Ma come, non lo dice.
Theresa May
Il Foreign Office in aprile aveva ribadito che la condanna della Dichiarazione Balfour non era all’ordine del giorno; e peggio ancora, Theresa May ha annunciato in Parlamento che avrebbe celebrato questo anniversario con grande orgoglio. Generazioni di palestinesi continueranno a sognare? Come sarebbe bella la Palestina senza Balfour e soprattutto senza ebrei! Ah, se quel maledetto Lord non fosse mai esistito, o se si fosse accontentato di coltivare il suo giardino ! Se gl’inglesi non avessero ottemperato alla sua lettera scandalosa! E se non fossero stati poi imitati dalla Società delle Nazioni! La Storia è ricca di queste speranze deluse: “Se la Garonna avesse voluto, avrebbe potuto attraversare il mondo” cantano i bambini in Aquitania. C’è solo una differenza, molto importante. La fissazione palestinese su Balfour e la sua dichiarazione va a scapito della ricerca della verità storica. Siamo davvero sicuri che lo Stato di Israele non sarebbe mai nato senza questa lettera?
Riguardo all’ingiustizia dell’Inghilterra, ci siamo totalmente dimenticati di quando la flotta britannica inseguiva le povere bagnarole cariche di ebrei sopravvissuti durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre i soldati britannici impedivano loro di sbarcare? O la guerra spietata della Corona inglese contro l’Haganà? O il fatto che l’Inghilterra si sia astenuta dal voto delle Nazioni Unite sul Piano di Ripartizione del 29 novembre 1947? E infine la partenza precipitosa delle truppe inglesi alla vigilia della proclamazione dell’indipendenza dello Stato d’Israele, mentre gli eserciti di cinque Paesi arabi erano pronti ad invadere il giovane Stato e a distruggerlo? Bisogna ripeterlo all’infinito: i palestinesi avrebbero potuto creare il loro Stato nel 1947; dopo la Guerra d’Indipendenza, sono stati i giordani ad occupare quello che sarebbe dovuto diventare lo Stato palestinese e che si son ben guardati dal farlo. Non è forse giunto il momento di dimenticare Balfour e finalmente guardare in faccia la realtà?
Michelle Mazel è una scrittrice israeliana nata in Francia. Ha vissuto otto anni al Cairo quando il marito era Ambasciatore d’Israele in Egitto. Profonda conoscitrice del Medio Oriente, ha scritto “La Prostituée de Jericho”, “Le Kabyle de Jérusalem” non ancora tradotti in italiano. E' in uscita il nuovo volume della trilogia/spionaggio: “Le Cheikh de Hébron”. Le sue recensioni sono pubblicate sull’edizione settimanale in lingua francese del Jerusalem Post