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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Abu Dhabi, il commento di Marius Vizer: vergognoso 01/11/2017

Dopo le ipocrite indignazioni per gli insulti antisemiti, e la farsa mediatica, tutti (o quasi) muti e zitti per quanto successo ad Abu Dhabi. Il judoka israelianosi è cantato l

pgatti2611-gmail.com

Gentile pgatti2611,

Sono sincera, ancora non mi è passata la grande rabbia per i fatti scandalosi di Abu Dhabi. Oggi ho letto sul J.Post che, a una lettera di protesta di Michel Ponte (presidente dell'associazione israeliana di Judo), Marius Vizer, presidente IJF, ha risposto testualmente "A volte con coraggio e educazione si possono risolvere tensioni e conflitti...Io credo che, pur senza bandiera e inno, il vostro team è stato trattato con molto rispetto...." Allora, se un presidente di una federazione internazionale sportiva arriva ad esprimersi in modo cosi' disgustoso di fronte a un'ingiustizia spaventosa contro una determinata squadra, che poi è sempre quella israeliana, significa molte brutte cose ma, sopra tutte, due sono le peggiori: vigliaccheria e interesse.
Cosa significa "essere trattati con rispetto" nonostante siano stati costretti a non essere identificati come israeliani e al rifiuto della stretta di mano da parte degli avversari? Forse che non li hanno presi fisicamente a calci, forse che li hanno lasciati vivere?
Vizer dovrebbe dimettersi dopo questa inqualificabile vergogna ma so che non accadrà, il mondo sportivo, muto come un pesce, è evidentemente della sua stessa idea: gli atleti israeliani possono essere oltraggiati senza conseguenze. Mi piace ricordare che, oltre all'oro di Tal Flicker, altri 5 judoca israeliani hanno vinto il bronzo, nessuno di loro ha avuto la stretta di mano dell'avversario e tutti, sul podio, si sono cantati da soli l'inno di Israele.

Un cordiale shalom


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