Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 31/10/2017, a pag.3, il redazionale dal titolo "Il direttore dell'AIEA in visita a Teheran".
Una "velina" nel più puro stile classico, in questo caso iraniana, il pezzo che segue, pubblicato dall'organo ufficiale della Santa Sede (SS). Le dichiarazioni del direttore dell'AIEA prese come oro colato, cui fanno seguito le parole di Rohani. Non poteva mancare un elogio all'Onu.
TEHERAN, 30. Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano, è giunto oggi a Teheran per una serie di incontri con le autorità iraniane. Al centro dei colloqui l'accordo nucleare firmato nel 2015 dall'Iran e dal gruppo dei 5 1 (Stati Uniti, Cina, Francia, Russia, Regno Unito, oltre alla Germania). La visita di Amano arriva a pochi giorni dalla decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di non certificare i progressi fatti dal paese nell'applicazione di tale accordo. La mossa della Casa Bianca lascia ora due mesi di tempo al Congresso per decidere se imporre nuove sanzioni a Teheran. Il direttore dell'Aiea ha difeso l'accordo, definendolo un «vantaggio per tutte le parti e per la non proliferazione nucleare», aggiungendo come gli impegni assunti dall'Iran siano «in fase di attuazione». Intervenendo in parlamento, il presidente, Hassan Rohani, ha dichiarato che il rispetto dell'accordo da parte dell'Iran «è stato totale e notevole». Rohani, riferiscono i media locali, ha definito l'accordo sul nucleare «un'importante conquista», precisando che bisogna «consolidare questo impegno con la più totale cooperazione». Il presidente ha poi aggiunto che sarebbe «ridicolo» parlare di una nuova negoziazione degli accordi. «Gli Stati Uniti stanno violando esplicitamente gli accordi precedenti — ha detto — e si mostrano indifferenti di fronte alle richieste dell'Onu». Noi — ha precisato — «andremo avanti con la difesa della nostra sicurezza nazionale». L'Iran intende quindi proseguire nella realizzazione del proprio programma balistico perché questo — ha concluso Rohani — «non viola nessuna legge internazionale, nemmeno la risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza» delle Nazioni Unite.
Per inviare la propria opinione all' Osservatore Romano, telefonare: 06/69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante