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Sport a Abu Dhabi, sport a Roma a destra: Tal Flicker Nel mio articolo della settimana scorsa scrivevo della vergogna del Grande Slam di Abu Dhabi e del veto posto agli atleti israeliani di gareggiare sotto la loro bandiera. La Federazione Internazionale Judo, vigliaccamente, non è stata capace di opporsi ai diktat sauditi e, dopo essersi limitata a chiedere timidamente di trattare tutti gli atleti allo stesso modo, se ne sono lavati le mani. Dalla sua camera nell'hotel saudita ha detto alla TV che lo intervistava "Israele è il mio paese e io sono orgoglioso di essere israeliano. L'inno della Federazione non era altro che rumore, io cantavo la Hatikvah dal mio cuore. Sono felice, tutti sanno che siamo israeliani e cosa rappresentiamo." Voglio ricordare uno degli avvenimenti sportivi più vergognosi della storia moderna e lo faccio pubblicando da facebook quanto scritto dall'amica Paola Farina: "NIENTE SPORT PER GLI EBREI. ORA COME ALLORA....Ricordo bene il 7 marzo 1979, avevo venticinque anni e al Palazzetto dello sport di Varese si giocava Emerson Varese-Maccabi Tel Aviv. Gli ultras del Varese agitavano decine di croci di legno cantando “Adolf Hitler ce lo ha insegnato, uccidere un ebreo non è un reato”. Non ci furono grandi reazioni a quella schifezza, solo quelle di rito. I tifosi pro Israele, (tra i quali c’ero anch’io) erano sotto choc (all'epoca non ci eravamo ancora abituati a quella violenza e non eravamo preparati per affrontarla) e un amico mi chiudeva la bocca con la mano perché aveva paura che reagissi. I giocatori israeliani non capivano (sarà loro spiegato negli spogliatoi). Nessuno intervenne, la polizia sequestrò le croci e poi le restituì ai legittimi proprietari…e in curva uno striscione -10, 100, 1000 Mauthausen-." Tornando agli episodi di Roma consiglio chi mi legge di guardare la puntata di Matrix del 25 ottobre scorso, condotto da Nicola Porro, bravissimo, l'unico che ha parlato della porcheria del Grande Slam di Abu Dhabi! In studio Barbara Pontecorvo, Osservatorio Solomon contro le discriminazioni e membro della Comunità ebraica di Roma, bravissima, pacata, incisiva: "ogni 83 secondi esce un post antisemita sul web"! Ogni 83 secondi, capite? Spaventoso! Alessandro Giuli, direttore Tempi e Giampiero Mughini che tutti conosciamo, che, dopo aver condannato con la solita enfasi e gesticolando in modo teatrale come sua abitudine i fatti dello stadio, è caduto su Israele e io era proprio là che lo volevo, Israele! "Beh...su Israele si può discutere..-ha detto-....è il trattamento dei palestinesi che stavano a casa loro e che non erano responsabili dell'antisemitismo europeo", Pontecorvo: "....Muftì alleato di Hitler, Iran che quotidianamente parla di distruggere Israele". Mughini: "beh beh... ma....si, era alleato ma....". Ecco qua, se si parla di ebrei morti tutti pronti a strapparsi i capelli, se si tratta di ebrei vivi che in Israele si difendono dagli aggressori arabi, allora ...beh beh...ma....però.... http://www.video.mediaset.it/video/matrix/full/puntata-del-25-ottobre_768903.html
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