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La Gazzetta dello Sport Rassegna Stampa
28.10.2017 Abu Dhabi: Tal Flicker vince due volte
Cronaca di Enzo De Denaro

Testata: La Gazzetta dello Sport
Data: 28 ottobre 2017
Pagina: 41
Autore: Enzo De Denaro
Titolo: «Al Grand Slam di Abu Dhabi vittoria senza inno per l'israeliano»

Riprendiamo dalla GAZZETTA dello SPORT di oggi, 28/10/2017,a pag.41, con il titolo "Al Grand Slam di Abu Dhabi vittoria senza inno per l'israeliano", la cronaca di Enzo De Denaro

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Al Grand Slam di Abu Dhabi vittoria senza inno per l'israeliano Tal Flicker, primo nei 66 kg, che ha potuto gareggiare con il dorsale dell'International Judo Federation al posto di quello ufficiale di Israele, non riconosciuto dagli Emirati Arabi Uniti. Un problema che non è nuovo e nasce dall'assenza di rapporti diplomatici fra i due Paesi. Così i 12 atleti israeliani hanno gareggiato senza nomi, simboli, bandiere e inno. Anche senza dorsale né bandierina sul petto, Tal Flicker ha vinto. Ha ascoltato l'inno dell'IJF, ma il video l'ha mostrato intento a cantare a mezza bocca l'inno di Israele, l'Hatikvah, mentre gli altoparlanti diffondevano quello della federazione. Un bel caso diplomatico anche perché, dopo due giorni di gare, Israele compare regolarmente al 4 posto nel medagliere ufficiale della manifestazione: sarà una svista, Ma c'è scritto proprio Israele.
OSTILITÀ
II Ministro israeliano dello sport Miri Regev ha detto che «le vittorie israeliane sono un pugno nell'occhio degli organizzatori che hanno cercato di tenerli nascosti nell'ombra. Un atteggiamento contrario allo spirito olimpico». D'altra parte il judo è considerato lo sport leader in Israele, che ha vinto  uno dei due bronzi olimpici, Or Sasson, il cui avversario egiziano Islam El Shehaby si era rifiutato di stringergli la mano fra i fischi. La partecipazione degli israeliani è osteggiata dai Paesi arabi e musulmani.
SUCCESSO
Finalmente una vittoria nel Grand Slam nei 63 kg per Edwige Gwend che non vinceva dal 2 ottobre 2015 al Grand Prix a Tashkent (Uzb). La 27enne ha strapazzato MukhayyoIbragimova,uzbeka messa sotto con quattro waza ari, poi la canadese Emily Burt, quindi Kathrin Unterwurzacher, austriaca numero 3 nella classifica mondiale e quindi, al termine di un golden score concluso da una sanzione, anche la britannica Lucy Renshall è capitolata.
Quinto posto invece per Fabio Basile alla prima prova nei 73 kg ha meritato subito il posto in una finale: «E stata una prova ardua, ma sono contento anche perché ho battuto degli avversari di alto spessore, come lo svedese Macias, che è uno dei big della categoria (sesto nella WRL, ndr), penso che la strada sia quella giusta: non ho rimpianti». Brutta distorsione al ginocchio per Antonio Esposito con il mongolo Otgonbaatar negli 81 kg. Oggi in gara gli azzurri Nicholas Mungai (90) e Giuliano Loporchio (100).

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andrea.monti@gazzetta.it

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