Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 07/10/2017, a pag.1 la rubrica di Mattia Feltri "Buongiorno" dal titolo "A forma di svastica".
Mattia Feltri
Uno striscione antisemita esposto da tifosi della Roma
Su una cosa hanno ragione i tifosi laziali: non sono i soli con certe propensioni. Nel 2013 a Roma comparvero adesivi con scritto «Anna Frank tifa Lazio», più la variante «laziale giudeo». Durante un derby, nella curva giallorossa si srotolò lo striscione «Lazio Livorno stessa iniziale stesso forno». Gli ultras della Juventus accolsero i colleghi ospiti col coro «fiorentini non italiani, solo una massa di ebrei». A San Siro i sostenitori dell’Inter e del Milan hanno trovato un’eccezionale occasione eucaristica al canto «napoletani ebrei stessa razza stessa fine». I più esuberanti sono quelli di Verona, che spesso ritmano «Siamo una squadra fantastica / fatta a forma di svastica / ma che bella è / allena Rudolf Hess» (vice del Führer dal ’33 al ’41). Durante una festa, in cui seppero parcheggiare dodici auto a formare una svastica, i capi ultrà veronesi rassicurarono il pubblico: «Paga tutto Hitler».
Un altro striscione antisemita, esposto da tifosi della Lazio
Si potrebbe andare avanti per pagine. L’episodio più straordinario è dell’89, quando l’Udinese acquistò il centravanti israeliano Ronny Rosenthal, e Udine si decorò di svastiche e scritte come «Rosenthal vai nel forno»: lì per lì ci si inventò che l’attaccante era malato e non lo si tesserò. Secondo l’Osservatorio antisemitismo, dal 2000 al 2014 negli stadi italiani ci sono stati 630 episodi antisemiti (furono 56 dall’89 al 2000). Ah, prima di prendervela con gli ultras, sappiate che nel 2016 su internet sono stati pubblicati 382 mila post antisemiti, uno ogni 83 secondi. Ne dobbiamo stampare, qui, di diari di Anna Frank.
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