Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/10/2017, a pag. 15 con il titolo "Trump allerta i bombardieri nucleari" la cronaca di Paolo Mastrolilli.
Paolo Mastrolilli
Donald Trump
Gli Stati Uniti si preparano a rimettere i bombardieri nucleari B-52 in stato di allerta continuo, come all’epoca della Guerra Fredda. Pronti a intervenire in qualunque angolo del mondo, 24 ore al giorno, a cominciare dalla Corea del Nord. A rivelarlo è stato il generale David Goldfein, Chief of Staff della Air Force, durante una visita alla base di Barksdale, in Louisiana.
Durante i decenni della sfida costante con l’Unione Sovietica, le «fortezze volanti» erano in servizio permanente. Sorvolavano i cieli del mondo ogni giorno, come facevano negli oceani le portaerei e i sottomarini nucleari, per garantire la possibilità di attaccare ovunque in ogni momento. Un sistema di difesa completato dai missili intercontinentali posizionati a terra. Questa operatività strategica faceva parte del concetto di deterrenza, che in sostanza serviva ad assicurare che le due superpotenze non facessero riscorso alla forza militare, perché il risultato sarebbe stata la completa distruzione reciproca.
Il crollo dell’Urss, e la fine della Guerra Fredda, avevano reso inutile e troppo costoso un simile dispiegamento di forze, che infatti nel 1991 era stato sospeso. I B-52 restavano a disposizione, ma non più in servizio attivo 24 ore al giorno.
Il disordine globale che oggi minaccia la stabilità internazionale ha spinto Washington a rivedere questa conclusione, e considerare di riattivare le «fortezze volanti». Perciò Goldfein ha visitato Barksdale, che è la base candidata a ospitarle. Il generale ha chiarito che l’ordine di riattivazione non è ancora stato dato, ma intanto i suoi uomini si stanno preparando a eseguirlo, se arrivasse nel prossimo futuro. «Questo sarebbe un altro passo - ha spiegato - per assicurare che siamo pronti a ogni evenienza». Un concetto espresso in varie occasioni dal presidente Trump, che ha negato di voler aumentare l’arsenale nucleare americano, ma ha confermato di volerlo riportare al massimo livello di operatività possibile. Il presidente ha poi annullato la visita simbolica nella zona demilitarizzata della Corea del Nord.
Goldfein ha riconosciuto che il mondo non è più bipolare, come all’epoca della Guerra Fredda, e le minacce possono arrivare da più parti. La Corea del Nord è un fronte ovvio, proprio mentre il capo della Casa Bianca si prepara a visitare la regione all’inizio di novembre, ma non è l’unico. La deterrenza però può tornare nuovamente utile, proprio per scoraggiare qualunque avversario intenzionato ad attaccare gli Stati Uniti e i loro alleati.
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