Gent.ma Sig.ra Deborah, Non so quanti anni abbia Lei, comunque io sono abbastanza vecchio per ricordare (anche perché in famiglia se n'era parlato molto) un episodio che alle Olimpiadi di Berlino nel 1936 (i genovesi lo chiamano "Belino") Jessie Owens, un atleta americano nero, vinse una medaglia d'argento (o forse d'oro) al punto da mandare il "padrone di casa" su tutte le furie, che non volle neppure stringergli la mano. Se lei non visse quell'episodio, l'avrà certamente letto nei testi scolastici, il che la dice lunga su come certi organizzatori sportivi siano ideologicamente condizionati e drogati. Shalom.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Da quel lontano episodio del 1936, di cui ho letto e visto le immagini che ogni tanto la TV manda in onda, non era mai più accaduto niente del genere se non contro Israele. La vergogna del Grande Slam di Abu Dhabi non è che l'ultimo episodio di una lunga serie di umiliazioni contro lo stato ebraico. Ricordiamo che Israele non ha mai potuto partecipare ai Giochi della Gioventù per opposizione dei paesi arabi, solamente nel 2011 i Giochi hanno cambiato lo statuto eliminando le fasi nazionali in favore dello slogan "Tutti protagonisti, nessuno escluso" .
Un cordiale shalom