Il mio più cordiale Shalom a tutta la redazione, con i complimenti per l'ottimo lavoro che svolgete. La rassegna stampa di IC dovrebbe, se non erro, presentare primariamente articoli il cui contenuto sia riconducibile al tema di fondo di cui il Vostro sito si occupa. Ritengo perciò, sotto questo aspetto, abbastanza discutibile l'inclusione di questo articolo a firma di Paolo Isotta, nel quale il musicologo si spinge fino a definire "regresso culturale del quale continuiamo a pagare i prezzi" il "ritorno potente" della "parte biblica della religione" che "il cattolicesimo stava blandamente neutralizzando". Credo che sia piuttosto difficile rintracciare in questa sicuramente ponderata riflessione qualche elemento che aiuti a capire meglio "Israele, mondo islamico e terrorismo". A meno che non vi sia la velata intenzione (non tanto da parte del musicologo) di indurre chi oggi è, suo malgrado, un figlio della Riforma a credere che il tanto di buono che questa ha prodotto, e continua tuttora a produrre, sia necessariamente da considerare solo e soltanto "fanatismo" (al quale, tra l'altro, secondo il musicologo sarebbe da preferire "la venalità dietro alla quale c'è un fondamentale scetticismo" in cui la chiesa cattolica era precipitata!). Certo, può darsi che la scomparsa di immagini dai luoghi di culto protestanti, frutto di un'applicazione letterale del secondo comandamento del Decalogo che era stato relegato all'oblio da un cristianesimo ormai lontanissimo dalle sue radici ebraiche, sia stata una minaccia per una nobile espressione umana quale è l'arte. Ma una cosa mi sento di affermare, sforzandomi di trovare in questo quasi assurdo articolo uno spunto di riflessione seria: se lo sconvolgitore Lutero e gli altri riformatori non avessero, fra le altre cose, riportato il Tanakh "al centro della vita religiosa" e il cristianesimo avesse proseguito, indisturbato, nella sua corsa verso lo svuotamento totale del potente messaggio di salvezza rivolto tanto agli ebrei quanto ai goyim, oggi non esisterebbero neppure quei cristiani come me che amano Israele come popolo e come terra e che, consci dei ben noti errori di Lutero (pur sempre un uomo figlio del suo tempo e del contesto religioso da cui era stato formato), operano per farli dimenticare.
Cordialmente,
Enrico Alberti
Gentile Enrico,
Non credo che la pubblicazione dell'articolo di Paolo Isotta esuli dagli argomenti della rassegna stampa di IC nè che vi sia alcuna velata intenzione di far credere che la Riforma non abbia prodotto nulla di buono. Non è il lato positivo o negativo della Chiesa Riformata l'argomento in questione ( questo non è affar nostro), semplicemente una critica ai media cattolici e al loro omaggio ipocrita, emendato da ogni critica alla parte oscura di Lutero, quella del suo folle, fanatico antisemitismo. IC parla di Israele, di arabi, di terrorismo e anche dell'odio antiebraico che tanto male e tanta disperazione ha prodotto nei secoli. Martin Lutero è un esponente di tutto rispetto di questo Male che avrebbe ispirato e portato alla Shoah e, oggi, alla continua persecuzione di Israele in quanto paese degli ebrei. Non metto in dubbio che la Riforma abbia riempito quei vuoti voluti dalla Chiesa ma non posso non ricordare il rapporto malato di Lutero con gli ebrei che lui descrive molto bene nello scritto intitolato "Degli ebrei e delle loro menzogne". Gli ebrei descritti come "serpi velenose e piccoli demoni" e poi :" In primo luogo bisogna dare fuoco alle loro sinagoghe o scuole; e ciò che non vuole bruciare deve essere ricoperto di terra e sepolto, in modo che nessuno possa mai più vederne un sasso o un resto“ poi “bisogna allo stesso modo distruggere e smantellare anche le loro case, perché essi vi praticano le stesse cose che fanno nelle loro sinagoghe. Perciò li si metta sotto una tettoia o una stalla, come gli zingari“ ancora: “bisogna portare via a loro tutti i libri di preghiere e i testi talmudici nei quali vengono insegnate siffatte idolatrie, menzogne, maledizioni e bestemmie"…. Un testo che ispirò la "Notte dei Cristalli" voluta dai nazisti proprio nel giorno del compleanno di Martin Lutero, 10 novembre 1938. Sono passati 500 anni ma quel messaggio è ancora vivo e ispira altri nuovi nazisti, quelli iraniani per esempio. Una cosa è certa, il fine ultimo del cristianesimo, sia cattolico che protestante, è sempre stato costringere gli ebrei a convertirsi e, in caso di rifiuto, ucciderli. A che prò?