L’Iran comanda la pulizia etnica a Kirkuk
Commento di Michael Levi
A destra: la fuga dei kurdi da Kirkuk
E’ scattata ieri mattina l’ operazione condotta da forze speciali irachene e da milizie sciite Al Shaabi contro i Curdi nella citta’ di Kirkuk. Il portavoce del Governo centrale Iracheno, ormai nelle mani dell’ Iran e dei suoi alleati sciiti, conferma che il Generale Qassem Soleimani, capo delle Forze speciale Al Quds, e’ al comando dell’ attacco. Le Guardie della Rivoluzione Islamica Iraniana Al Quods ormai portano guerra e morte in tutto il medio oriente I Curdi del PUK della tribu del ex Presidente Talabani, quelli confinanti con l’ Iran, hanno deciso all’ improvviso di ritirarsi e hanno permesso alle milizie sciite di avanzare e prendere controllo di centri vitali per la difesa della citta’. Qassem Soleimani si e’ visto presso la citta’ curda di Sulaymaniyya la sera prima dell’ attacco.
Bandiere kurde
I valorosi Peshmerga fedeli a Barzani resistono ma vengono uccisi a centinaia. Ci troviamo di fronte non solo a terrorismo ma a uns vera e proprio pulizia etnica. Decine di Peshmerga fedeli a Barzani (PDK), che difendono ancora Kirkuk, sono stati decapitati della forze sciite Al Shaabi. Centinaia di migliaia di abitanti di Kirkuk sono stati forzati a fuggire dalla citta’. Le milizie sciite hanno attaccato i curdi con mezzi pesanti, rastrellando i villaggi al confine della citta’, massacrando civili e bruciando le case. Tra chi fugge molti curdi ma anche cristiani che si erano riparati a Kirkuk per sfuggire ai tagliagole dell’ ISIS. Questo avviene a poche ore dal discorso del Presidente americano Donald Trump che aveva confermato le sue intenzioni di inserire le Guardie della Rivoluzione nella lista delle organizzazioni terroristiche. Aveva anche promesso di fermare l’ avanzata dell’ Iran nella regione.
Il Congresso Americano ha minacciato Iraq e Iran di ritorsioni se non fermeranno l’ attacco e la pulizia etnica contro i curdi. Ma l’ attacco continua. Kirkuk e’ importante per diversi motivi. Innanzitutto vi sono pozzi che producono almeno 250.000 barili di petrolio al giorno. Inoltre l’ Iran ha intenzione di costruire un pipeline per esportare il proprio petrolio e la via di Kirkuk e’ una delle preferite per raggiungere la Siria e lo sbocco al mare mediterraneo. Da anni denunciamo la pulizia etnica fatta dalle forze di Assad e dalle milizie sciite filo iraniane in Siria. La popolazione siriana e’ stata terrorizzata anche con uso di gas nervini o tossici. I profughi hanno inondato l’ Europa in questi ultimi anni. Ma in Europa l’ informazione arriva distorta oppure non arriva affatto. Ora la pulizia etnica avviene ancora una volta davanti ai nostri occhi e nel silenzio assoluto dell’ Europa. Questo e’ davvero inaccettabile e vergognoso.
Michael Levi