Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Cosa fosse Gesù fino a dodici o tredici anni può essere discutibile (e non dipendeva dalla sua volontà), ma certamente ha poi preso una strada che trascende qualsiasi inquadramento in una religione istituzionale, e avrebbe potuto anch'egli pronunciare le seguenti parole di Ibn Al-Arabi: “Il Mio cuore è divenuto capace di accogliere ogni forma: è pascolo per le gazzelle, un convento per i monaci cristiani, è un tempio per gli idoli, è la Ka’ba del pellegrino, è le tavole della Torah, è il libro sacro del Corano. Io seguo la religione dell’amore, quale mai sia la strada che prende la sua carovana: questo è il mio credo e mia fede”.
Giacomo Greggan
Gentile signor Greggan, Forse le sfugge il fatto che Gesù non ha mai pensato di fondare una nuova religione, quindi quel "monaci cristiani" attribuiti a Ibn Al-Arabi non hanno niente a che vedere con Lui. Gesù è stato ebreo per tutta la sua vita, non solo fino ai 13 anni quando ha avuto il suo Bar Mitzva, Lui ha vissuto l'ebraismo fino alla morte, rispettava le festività ebraiche dell'epoca e l'ultima cena non era altro che il seder di Pesach che ogni bravo ebreo celebra ogni anno. Gesù non ha mai contestato l'ebraismo, ha solo combattuto il potere di certi sacerdoti. I suoi discepoli lo chiamavano rabbino (maestro). Comunque, al di là di questo, se uno nasce ebreo tale rimane anche se poi prende altre strade e si ribella alle regole della propria fede perchè l'ebraismo non è solo una religione ma un'appartenenza a un determinato popolo. Gesù era un personaggio profondamente umano, con le sue ribellioni, le sue paure, le sue ire, i suoi affetti, non era un mistico, amava le persone non la solitudine, voleva migliorare la società che conosceva non inventare una religione diversa dalla sua. Il cristianesimo è nato molti anni dopo la sua morte. Shalom