Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Oxford: si impone il politicamente corretto, cristiani censurati Commento di Luigi Ippolito
Testata: Corriere della Sera Data: 10 ottobre 2017 Pagina: 17 Autore: Luigi Ippolito Titolo: «E il college di Oxford mette al bando le associazioni cristiane»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 10/10/2017, a pag. 17, con il titolo 'E il college di Oxford mette al bando le associazioni cristiane' il commento di Luigi Ippolito.
La censura nei confronti delle idee propugnate dalle associazioni cristiane messe al bando a Oxford possono essere discutibili, ma questo non autorizza a bloccarle. Il risultato del provvedimento preso è la dittatura del politicamente corretto, un'arma utilizzata dall'islamizzazione dell'Europa. Come ripetono gli estremisti islamici: "Prima il sabato, poi la domenica", ovvero prima ci occupiamo degli ebrei, poi dei cristiani...
Ecco l'articolo:
Luigi Ippolito
L'Università di Oxford
Studenti cristiani messi al bando dal Balliol College, uno dei più prestigiosi dell’università di Oxford, perché la loro fede «procura danno» e propaga «l’omofobia e il neocolonialismo»: è l’ultima polemica che coinvolge gli atenei e il tema della libertà di parola, ma questa volta gli eventi hanno preso una piega a dir poco singolare. È accaduto che durante la fiera delle matricole — la settimana durante la quale i nuovi allievi vengono introdotti alla vita universitaria e alle varie attività — l’organo di rappresentanza degli studenti del Balliol College ha deciso di negare gli spazi all’Unione Cristiana (una delle principali organizzazioni studentesche) perché «preoccupati dal potenziale danno per le matricole». Infatti, a loro dire, «l’influenza del Cristianesimo su molte comunità marginalizzate è stata dannosa nei suoi metodi di conversione e nelle sue regole pratiche, ed è ancora usata in molti luoghi come una scusa per l’omofobia e certe forme di neocolonialismo». Va detto che l’università di Oxford in quanto tale non c’entra niente con tutto ciò e che la stessa assemblea degli studenti, riunita domenica, ha condannato l’operato dei rappresentanti in quanto «violazione della libertà di parola e di religione». E alla fine si è deciso di autorizzare la presenza di uno stand multiconfessionale, pur senza esponenti di gruppi religiosi. Ma la polemica era ormai divampata, provocando l’intervento del reverendo Nigel Genders, responsabile per l’educazione della Chiesa anglicana, che ha sottolineato come «la libertà di religione e di fede è un principio fondamentale che sorregge il nostro Paese e le sue grandi istituzioni e università». La gran parte dei college di Oxford venne fondata nel Medioevo ad opera di vescovi e monaci cristiani e al loro interno sono collocate splendide cappelle: che però sono state oggi riconvertite in spazi di preghiera e meditazione multiconfessionali. Anche il Balliol sorse nel 1263 sotto gli auspici del vescovo di Durham e ha educato nelle sue aule diversi primi ministri, nonché Boris Johnson.
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