Las Vegas: perché non possiamo escludere il coinvolgimento dello Stato islamico Commento di Antonello Guerrera
Testata: La Repubblica Data: 03 ottobre 2017 Pagina: 9 Autore: Antonello Guerrera Titolo: «Perché risuona l’eco delle parole del Califfo»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 03/10/2017, a pag. 9, con il titolo "Perché risuona l’eco delle parole del Califfo" il commento di Antonello Guerrera.
Antonello Guerrera
Persone in fuga subito dopo la strage a Las Vegas
Il 28 settembre Isis ha pubblicato un nuovo e raro messaggio del leader Al Baghdadi. Da allora, ci sono stati tre attentati, di cui almeno due di matrice jihadista. L’uccisione di due ragazze alla stazione di Marsiglia è stato rivendicato dall’Isis, il richiedente asilo somalo che invece ore prima aveva tentato una strage con un furgone in Canada aveva con sé un drappo del Califfato. Anche il massacro di Las Vegas è stato rivendicato dall’Isis, con lo stragista entrato in hotel lo stesso giorno dell’audio di Baghdadi. Assurdo, ma vedremo. Una cosa è certa: nonostante una vulgata poco informata dica il contrario, le rivendicazioni dell’Isis sono quasi sempre veritierie e/o circostanziate. Qualora stavolta lo Stato islamico abbia simulato la paternità di un attentato sarebbe l’ulteriore prova di della sua profonda crisi dopo le innumerevoli sconfitte militari. L’ha ammessa lo stesso Califfo nel recente audio. Allo stesso tempo, però, gli ultimi attacchi certificherebbero la potenza ancora devastante della retorica di Al Baghdadi e della sua influenza su aspiranti jihadisti. Attacchi che, secondo molti analisti, purtroppo aumenteranno, mentre l’Isis morirà, almeno come “Stato”.
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