IC7 - Il commento di Davide Romano
Dal 24 al 30 settembre 2017
L'Onu, le dittature e Lucio Battisti
Donald Trump all'Onu
Il discorso di Trump all'Onu - è stato sottolineato con severità da più fonti - non ha ricevuto tanti applausi. E giù critiche al biondo presidente . Ma cos'ha detto, di grave? ha criticato le dittature: dall'Iran alla Corea del Nord, passando per Cuba e Venezuela. E' forse sbagliato criticare dei governi che opprimono innanzitutto la propria stessa gente? E allora diciamola tutta. Utilizzando le parole di Lucio Battisti che denunciava, cantandolo, "l'applauso per sentirsi importante, senza domandarsi per quale gente". E già, perché la maggior parte dei signori seduti all'Onu altro non sono che rappresentanti di assassini, stupratori e torturatori. E allora, se si riceve un caldo applauso da quella gente, bisognerebbe preoccuparsi. Tutto ciò premesso, Trump ha fatto un bel discorso di lotta alle dittature.
Ma a distanza di poco più di una settimana, sta già tradendo quell'impegno. Parlo del Kurdistan: dove il popolo curdo insieme alle varie altre minoranze hanno votato per l'indipendenza. Inquietante il silenzio di tutti i governi occidentali. Turchia e Iran (due Paesi autoritari che si odiano tra loro su tutto il resto) hanno parlato all'unisono dicendo che vogliono isolarli fino alla fame. Quelli che urlano sempre per l'indipendenza dei popoli, dove sono finiti? Anche l'UE è scomparsa e muta, insieme agli Usa. Tutti sottovoce dicono che la cosa creerebbe instabilità. Come se l'indipendenza di un popolo democratico e filo-occidentale in quell'area fosse una maledizione. Nossignori, l'indipendenza del Kurdistan iracheno è una benedizione. Per i curdi in primis, che non saranno più massacrati dal dittatore pazzo di turno. E anche per i perseguitati di tutta l'area, che avranno un posto dove pensare di potere scappare. Una benedizione anche per chi crede nella democrazia all'interno del mondo islamico.
Benjamin Netanyahu
Resta la domanda: ma che razza di "occidente democratico" siamo se non sappiamo scegliere tra chi combatte l'Isis e chi fiancheggia il terrorismo? Che razza di coscienza democratica abbiamo se abbandoniamo i nostri fratelli curdi in nome della "realpolitik"? Mi vergogno di questo occidente che vorrebbe conservare in quell'area un sistema che ha prodotto dittature e morte, perché ha paura di "rischiare" la nascita di una democrazia. Eppure in questo buio della ragione c'è qualcuno che ha applaudito il discorso di Trump e nel contempo sta dalla parte dei curdi. L'unico premier coerente, in questo senso: si chiama Netanyahu. E non è casuale che sia il primo ministro di un altro piccolo Stato che ha il vizio di rispettare i diritti umani, cosa che non gli viene perdonata e che gli causa tante critiche. Ma ancora una volta, dobbiamo applicare il ragionamento di Battisti e non lamentarci di chi tanto critica Israele. Ma piuttosto domandarci da che gente arrivano tali attacchi. E ricordarci che è un merito per Gerusalemme essere contestati da chi si dimostra quotidianamente cedevole e accondiscendente con le peggiori dittature.
Davide Romano
Assessore alla cultura della Comunità ebraica di Milano, conduttore televisivo, scrittore, collabora con La Repubblica - Milano