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ANSA Rassegna Stampa
18.09.2017 Congresso UDAI a Roma: ecco come è andata
A conclusione di un ricco programma di incontri, eletto presidente Alessandro Litta Modignani

Testata: ANSA
Data: 18 settembre 2017
Pagina: 1
Autore: Ansa
Titolo: «Israele: Pezzana, dai media italiani black-out informativo. Kedar: 'Emirati' in città palestinesi soluzione per la pace»

Riprendiamo da ANSA  la cronaca "Israele: Pezzana, dai media italiani black-out informativo. Kedar: 'Emirati' in città palestinesi soluzione per la pace".

(ANSA) - ROMA, 17 SET - Israele e l'informazione dei media italiani è stato il focus del convegno organizzato a Roma dall'Udai, l'Unione delle associazioni pro Israele, che ha visto gli interventi di una serie di studiosi e giornalisti, italiani ed israeliani, esperti di un tema essenziale per la conoscenza del Medio Oriente. "Israele - ha detto Angelo Pezzana, direttore di 'Informazione Corretta' - è l'unica democrazia della regione circondata da Stati che certamente non lo sono ma subisce un vero black-out informativo: sembra esistere unicamente in relazione al conflitto con i palestinesi".

Una critica ripercorsa da Daniele Scalise di 'Prima Comunicazione', da Mattia Feltri de 'La Stampa' e da Roberto Giardina (Nazione, Carlino, Giorno e Italia Oggi). Ad esaminare gli scenari geopolitici che Israele si trova ad affrontare ci hanno pensato Antonio Donno, con un'analisi sulla politica Usa, e Fiamma Nirenstein, in un intervento video. Zvi Mazel, ex ambasciatore israeliano in Egitto, ha illustrato le vie della pace e della sicurezza in Medio Oriente mentre Giovanni Quer "la delegittimazione" di Israele da parte del Bds, il movimento per il boicottaggio dello Stato ebraico. Da tutti è stato richiamato "il pericolo" costituito per Israele dall'Iran e dall'accordo sul nucleare raggiunto da Teheran con le potenze internazionali.

Nel dialogo con Maurizio Molinari, direttore de La Stampa, Moderchai Kedar, dell'Università Bar Ilan di Tel Aviv, ha indicato come "unica via" per una risoluzione del conflitto tra Israele e palestinesi non più la tradizionale visione dei due Stati, bensì la nascita di "emirati nelle principali città di Giudea e Samaria (Cisgiordania): da Hebron a Jenin a Tulkarem, Nablus, Ramallah. "Una federazione - ha spiegato - basata sulle tribù locali maggiori, molto più corrispondente alla reale sociologia del mondo arabo". Una ricetta che Kedar ha invocato anche per paesi come Siria, Iraq e Giordania, Stati "nati secondo concezioni politiche europee estranee alla cultura araba, fondata invece su una struttura di clan e tribù". "Basti vedere - ha aggiunto - la stabilità di nazioni come gli Emirati Arabi, Kuwait, e quelli del Golfo". Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) e Ruth Dureghello, presidente degli ebrei romani, hanno sottolineato la necessità di non abbassare la guardia di fronte all'antisemitismo e agli attacchi ad Israele. Il congresso dell'Udai ha eletto come presidente dell'Unione Alessandro Litta Modignani e l'obiettivo è quello di accrescere il numero delle associazioni, attualmente 12. (ANSA).

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