Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/09/2017, a pag. 12, la breve "Trump è pronto a cancellare il nucleare iraniano".
A destra: Nikki Haley, Donald Trump
Nikki Haley, ambasciatrice americana all'Onu, ha indicato ieri in un discorso al think tank neoconservatore American Enterprise Institute, la possibilità dell'avvio del procedimento per l'uscita di Washington dall'accordo sul nucleare dell'Iran del 2015.
L'accordo, ha detto Haley, è una minaccia alla sicurezza nazionale americana perché la sua struttura lascia aperte a Teheran scappatoie e non consente controlli stringenti. «Non puoi mettere il rossetto a un maiale. Dobbiamo guardare alla realtà e ammettere che questo accordo non funziona», ha dichiarato. Il segretario di stato Rex Tillerson ha invece fino a ora difeso l'accordo. Haley ha quindi lasciato intendere la sua intenzione di sostenere un «presidential finding» il mese prossimo (la direttiva che il Congresso richiede al presidente ogni tre mesi per certificare l'attuazione, da parte dell'Iran, degli impegni paesi per evitare la reintroduzione delle sanzioni) in cui si certifica che l'Iran non sta attuando l'accordo. Primo passo per un ritiro dall'accordo, passo che farebbe scattare la revisione dell'intesa da parte del Congresso, entro il termine di 60 giorni.
Haley ha incontrato il direttore dell'Aiea che la ha aggiornata sulle ispezioni del mese scorso. «Se il presidente ritiene di non poter in buona fede certificare il rispetto degli impegni da parte dell'Iran, dovrebbe avviare un processo in cui andiamo oltre gli aspetti tecnici e guardiamo al quadro di insieme. In gioco c'è la nostra sicurezza nazionale. E da troppo tempo che la nostra politica sull'Iran non lo riconosce», ha spiegato Haley.
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