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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Stampa Rassegna Stampa
03.09.2017 Trump vuole la riforma dell'Onu: notizia strepitosa
Analisi di Francesco Semprini

Testata: La Stampa
Data: 03 settembre 2017
Pagina: 15
Autore: Francesco Semprini
Titolo: «Lo scontro con Mosca si gioca a Washington»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 03/09/2017, a pag.15 con il titolo " Lo scontro con Mosca si gioca a Washington " l'analisi di Francesco Semprini

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Donald Trump                               Nikki Haley,ambasciatrice Usa all'Onu

Stringata ma essenziale l'analisi di Francesco Semprini. Ecco come si informa, i fatti separati dalle opinioni. Complimenti a Semprini.
Dalla sua corrispondenza apprendiamo - finora nessun media ha informato sull'argomento - che Trump vuole riformare l'Onu. Una notizia da '9 colonne in prima', come si sarebbe detto quando i giornali le avevano ancora.

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Francesco Semprini

Un clima da Guerra Fredda. La Russia ha risposto alle annunciate ispezioni dell’Fbi nella sua missione commerciale di Washington, definendole provvedimenti «illegali». «Un’aggressione senza precedenti», avverte il ministero degli Esteri di Mosca che ha convocato d’urgenza Anthony Godfrey, ministro plenipotenziario Usa presso l’ambasciata della capitale russa. E promette di riservare lo stesso trattamento agli Stati Uniti se Washington «non la smetterà di violare le leggi internazionali». La Casa Bianca tira dritto e provvede a rendere esecutivo l’ordine di chiusura delle tre sedi diplomatiche, incluso il consolato di San Francisco. Proprio da lì, così come dalla sede di Washington, si sono alzate ieri colonne di fumo: un ripulisti di dossier prima dell’abbandono. Ed in questo clima da Guerra fredda, Vladimir Putin ha annunciato che non parteciperà ai lavori della 72 esima Assemblea generale (inizio fissato al 18 settembre). Ci sarà Donald Trump invece che, tuttavia, conferma la diffidenza nei confronti del Palazzo di Vetro. Così se da una parte preferisce organizzare il bilaterale con Benjamin Netanyahu nella sua residenza del New Jersey, dall’altra chiederà agli leader di sottoscrivere il progetto in dieci punti di riforma dell’Onu, così com’è «un club per divertirsi».


direttore@lastampa.it

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