Riprendiamo da L'OSSERVATORE ROMANO di oggi, 02/09/2017, a pag.3 con il titolo " Il Qatar auspica il dialogo coi paesi del Golfo " una breve d'agenzia.
Le veline in arrivo dai paesi arabo-musulmani sono sempre le benvenute sul quotidiano ufficiale della SS (Santa Sede), particolarmente se la provenienza è uno stato la cui politica è vicina al terrorismo islamico o - come nel caso del Qatar - ne è addirittura uno dei massimi finaziatori, che, con grande spudoratezza si auto-include nel "mondo civilizzato". I paesi cattivi sono quindi quelli della 'coalizione' che dal terrorismo vogliono invece difendersi, creata sotto gli auspici del Presidente Usa durante la visita in Arabia Saudita.
Dettagli che non interessano all'OR. Arriva una velina? Si pubblichi, è la pronta risposta.
Eccola:
DOHA- «Chiediamo una risoluzione della crisi basata sul dialogo». E un appello «a sedersi a un tavolo e discutere, come si fa nel mondo civilizzato», quello rivolto ai paesi del Golfo dal ministro degli esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, che ieri a Bruxelles ha incontrato alcuni europarlamentari. Da quando c'è il «blocco illegale», Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto «hanno fallito nel legittimare le misure senza precedenti che hanno intrapreso contro il Qatar», accusa il ministro. Il Kuwait, mediatore nella crisi, «ha scritto tre settimane fa a tutti i paesi chiedendo l'apertura di un dialogo, ma finora solo il Qatar ha risposto», continua il ministro, quindi i paesi del Golfo non vogliono «trovare una soluzione».
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