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Informazione Corretta Rassegna Stampa
19.08.2017 Se la lingua batte dove il dente duole
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 19 agosto 2017
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Se la lingua batte dove il dente duole»

Se la lingua batte dove il dente duole
Commento di Deborah Fait

A destra: manifestanti neonazisti a Charlottesville

Tutti ormai sappiamo cosa è accaduto a Charlottesville in Virginia, abbiamo letto e sentito fino alla nausea come Trump si sia comportato in modo equivoco senza avere il coraggio di condannare i neonazisti. Onestamente devo ammettere che, alla vista di quelle bandiere colla svastica che sventolavano nel cielo americano, ho avuto la pelle d'oca tanto da restare delusa dalla prima debole condanna del Presidente. Forse tutti noi ci aspettiamo che un Presidente USA, proprio perché rappresenta il paese più importante del mondo, sappia subito cosa dire, evidentemente non è così, infatti, di fronte all'evidenza di quella vergogna, le parole di Trump sono state molto esplicite, ha chiamato i manifestanti neonazisti ripugnanti e criminali. Dobbiamo ricordare che sfilate filonaziste in Usa sono abbastanza comuni perché il primo dei 10 emendamenti della Costituzione federale (Bill of Rights 1791) sancisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero quindi, di primo acchito quella di Charlottesville poteva apparire, avendo avuto il permesso della polizia, una delle tante indecenti manifestazioni razziste e antisemite.

La confusione era grande perché, all'improvviso, contro i neonazi si sono scatenati gli attivisti della sinistra estrema americana, che non avevano avuto il permesso di manifestare, ed è scoppiato il caos. Poi c'è stato l'atto di terrorismo di un giovane neonazi che con l'auto, imitando i palestinesi in Israele e gli islamici in Europa, si è lanciato contro la folla uccidendo una povera ragazza, Heather Heyer. Dinnanzi a questo atto criminale le cose sono cambiate e Trump ha parlato ancora e nel modo giusto. Ma cosa ha fatto letteralmente infuriare i "progressisti" sia in USA che in Europa? Quello che il Presidente ha aggiunto in un'altra delle sue dichiarazioni pubbliche, puntando il dito anche contro l'Alt-left e facendo un paragone tra la violenza neonazista e quella delle tante organizzazioni di estrema sinistra americana tipo Blacklivesmatter, Antifa, BDS. Perché tanta furiosa rabbia? Perché è l'assoluta verità.

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Donald Trump

Alt-right e alt-left sono rami di uno stesso albero dalle radici marce, i primi odiano gli ebrei, i neri, la democrazia; i secondi odiano Israele, l'America (pur essendo americani) e la democrazia. I primi portano le loro schifo di bandiere in giro per le città americane, pestano i neri, danno fuoco alle sinagoghe, aggrediscono gli ebrei. I secondi hanno reso i campus delle università americane territorio molto pericoloso per gli studenti ebrei, terrorizzati dalla loro violenza e dai linciaggi sia morali che fisici. I neonazi urlano "Jews will not replace us", lo slogan preferito degli alt-left è "From the River to the Sea Palestine will be free". L'unica cosa che differenzia questi due gruppi è l'ipocrisia, gli alt-right ammettono di essere neonazi e di odiare i neri e gli ebrei, se ne fanno un vanto. Gli alt-left invece si dicono liberali, progressisti, portatori di democrazia. Evidentemente la loro democrazia fa dire a una delle fondatrici del movimento "Chi è sionista non ha diritto di entrare nel BLM" , la loro democrazia impedisce a relatori israeliani di parlare nelle Università, terrorizza qualsiasi studente che manifesti simpatia per Israele, la loro democrazia incoraggia e pretende il boicottaggio culturale contro Israele. Ma andiamo avanti. Ammetto di essermi molto divertita quando degli imbecilli hanno tirato giù dal suo piedistallo la statua di un generale sudista e hanno incominciato a prenderla a calci ...con le infradito ai piedi. Naturalmente dopo il primo calcio, inferto con la rabbia dei cretini, si mettevano a urlare tenendosi il piede fratturato tra le mani. Oltre a questo scempio hanno imbrattato il Lincoln Memorial, il Museo della Shoah a Washington DC. Sono invasati dalla voglia di distruggere.

Cosa ancora vorranno rimuovere, quale memoria vorranno ancora offendere? Il valoroso generale Robert Lee, Jefferson Davis, presidente degli Stati Confederati d'America (1861-1895)? Abramo Lincoln? Si, le proposte ci sono, fioccano da tutte le parti di certa sinistra americana: distruggiamo tutto, eliminiamo la storia degli Stati Uniti, condanniamo Rossella O'Hara, mettiamo al rogo Via col Vento. Lincoln, George Washington, erano criminali schiavisti. Sarebbe il caso di ricordare a costoro che lo schiavismo non lo hanno inventato gli americani ma gli arabi che, su richiesta delle varie corti europee, andavano a razziare gli africani nei loro villaggi e li portavano in catene nei mercati di esseri umani! Proprio gli arabi, signori miei, gli arabi tanto amati da Antifa, BLM e soci! E poi Trump non aveva ragione? Mille volte! Come scrivo spesso, esistono due neonazismi, uno nero con le bandiere con la svastica e uno dipinto di rosso con le bandiere palestinesi. Un bellissimo articolo di Caroline Glick ricorda come dopo l'attentato al IperKosher di Parigi, Obama negò categoricamente la matrice antisemita, definendo le vittime "un gruppo di ragazzi" aggrediti da "zeloti violenti e viziosi". Eppure di fronte a simili vergognose dichiarazioni nessuno ha reagito, i bravi liberali americani non si sono infuriati, gli ebrei non erano ebrei ma semplicemente ragazzi e i terroristi non erano antisemiti, anzi non erano nemmeno terroristi ma ragazzotti violenti. http://www.jpost.com/Opinion/Column-One-Trump-and-the-Jews-502759

Un'amica di Parigi riporta le dichiarazioni di Le Monde, uno dei media più anti-israeliani di Francia, su Benjamin Netanyahu indignato per l'antisemitismo, il neonazismo e il razzismo di Charlottesville, mettendo le sue parole insieme ad altre dichiarazioni tutte contro Trump quasi ad alludere che persino Bibi criticasse il Presidente americano. Bene, voglio rassicurarla. Netanyahu ha detto quelle parole lo stesso giorno in cui Trump ha condannato i manifestanti neonazi ("criminali e ripugnanti") quasi a rafforzare l'espressione di condanna del presidente, non certo contro di lui. Infatti il silenzio di Netanyahu e le sue dichiarazioni tardive sono state criticate dalla sinistra israeliana: http://www.jpost.com/Israel-News/Israeli-politicians-divided-in-response-to-Trump-press-conference-502562

Intanto in Europa il terrorismo islamico non da tregua, 14 morti in Spagna, 8 persone accoltellate (due sono state uccise) a Urku (Finlandia) al grido Allahu Akhbar, gli europei sono attoniti e la Tv italiana fa i soliti programmi buonisti e politically correct con ospiti islamici che dicono le solite stupidaggini sull'islam buono e sui terroristi che non sono musulmani. Con le dovute condoglianze alle famiglie delle innocenti vittime vorrei ricordare che, quando toccava a Israele, quando i terroristi palestinisti, maestri di quelli che fanno stragi in Europa, ricoprivano di sangue le strade dello stato ebraico, in Europa facevano spallucce: "Quelli là si che se lo meritano, noi non facciamo mica le loro porcate ai palestinesi" (dichiarazione presa dal web). E quando Israele li metteva in guardia: "incominciano con noi, continueranno con voi" si mettevano a ridere. Adesso piangono, dispiace, certo che dispiace molto. Israele è solidale, la facciata del Comune di Tel Aviv, accanto alla bandiera di Israele ha illuminato una bandiera spagnola gigante. Vorrei lo facessero anche in Europa quando siamo noi israeliani a morire ammazzati. 

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"
 


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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