Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 13/08/2017, a pag. 2, la breve "Cresce il radicalismo jihadista in Francia".
Su IC abbiamo più volte discusso dell'utilizzo acritico del termine "radicalismo" per descrivere il terrorismo islamico sminuendone la natura criminale. Rimandiamo al commento di Angelo Pezzana pubblicato sulla Stampa il 29/08/2016: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=63575
Angelo Pezzana
Oggi L'Osservatore Romano riprende a utilizzare sistematicamente questo termine nella breve che riprendiamo. I giornali cattolici sono sempre in prima fila nella disinformazione.
Ecco la breve:
Il terrorismo islamico in sintesi
La Francia fa i conti con un aumento esponenziale delle persone radicalizzate. Solo negli ultimi due anni, coloro che sono caduti nelle maglie del radicalismo jihadista sono cresciuti del sessanta per cento, toccando una quota che l'Eliseo stima essere di 18.550 persone. Il registro messo a punto dal ministero dell'interno di Parigi contava nel 2015 11.400 persone schedate. Una preziosa banca dati per l'intelligence francese, il cui accesso è riservato a un ristretto numero di persone. La lista degli iscritti nel registro dei radicalizzati viene aggiornata continuamente grazie a informazioni provenienti principalmente dalle prefetture, dai servizi di polizia o gendarmeria e dalle segnalazioni del cittadini. Secondo le stime di giugno, i dipartimenti più radicalizzati sono l'Ile-de-France, le Bouches-du-Rhône, il Rhône e le Alpi Marittime; mentre da un punto di vista demografico il 16 per cento degli schedati è minorenne e il 26 di sesso femminile.
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