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La Repubblica Rassegna Stampa
11.08.2017 Chi attacca senza misura Netanyahu?
La versione faziosa di Isabel Kershner

Testata: La Repubblica
Data: 11 agosto 2017
Pagina: 14
Autore: Isabel Kershner
Titolo: «'È come un golpe': l’urlo di Netanyahu»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 11/08/2017, a pag.14, con il titolo " 'È come un golpe': l’urlo di Netanyahu" il commento di Isabel Kershner.

Accanto all'ottima intervista ad Aharon Appelfeld, Repubblica pubblica il commento di Isabel Kershner tratto dal New York Times, che descrive Netanyahu quasi al pari di un leader autoritario. L'articolo è fazioso perché la versione di Kershner presenta soltanto una faccia della medaglia: quello che manca è la posizione di Netanyahu e dei suoi sostenitori.

Ecco l'articolo:

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Isabel Kershner

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Benjamin Netanyahu

In un aggressivo discorso davanti a migliaia di sostenitori, mercoledì sera, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, coinvolto in un’inchiesta per corruzione, ha inveito contro «la sinistra» e «i media al suo servizio», accusandoli di essere in combutta per farlo cadere. L’occasione era una manifestazione indetta come esibizione di forza dai lealisti del Likud, il partito conservatore di Netanyahu. Vi hanno partecipato ministri del governo, parlamentari e circa 3000 attivisti con l’intenzione di reagire di fronte alla crescente sensazione, in Israele, che la lunga carriera politica di Netanyahu vada incontro a un vergognoso epilogo. Dopo la recente testimonianza di uno dei più intimi ex collaboratori di Netanyahu, che ha deposto in due casi di corruzione, truffa e abuso di fiducia, gli osservatori ritengono che sia probabile la messa in stato d’accusa del premier. Programmato in modo da essere trasmesso in diretta sui principali notiziari tv, quello di Netanyahu è stato in parte un discorso elettorale e in parte un avvertimento ai rivali nel suo partito che sperano di trarre vantaggio dalla sua caduta politica. Nel centro congressi di Tel Aviv, la folla ha scandito «Bibi, Bibi, Bibi!» innalzando cartelli con slogan come «Ora basta con questo tentato golpe».

Nello stile di Trump, Netanyahu ha denunciato «i media e le loro false notizie», affermando che si sono alleati con «la sinistra» in quella che ha definito «una caccia alle streghe senza precedenti contro di me e la mia famiglia, al fine di mettere in atto un colpo di Stato». Il premier ha evitato qualsiasi critica contro le forze dell’ordine che indagano su di lui in due casi in cui è accusato di aver ricevuto regali illeciti e di accordi segreti con il magnate di un giornale locale nel tentativo di ricevere una copertura a lui favorevole. Tzipi Livni, ex ministro della Giustizia ora all’opposizione, ha scritto su Twitter: «Netanyahu sta corrompendo Israele. Sono certa che moltissimi elettori del Likud – gente onesta e bravi cittadini – oggi si sentano a disagio».

The New York Times (traduzione di Luis E. Moriones)

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