Riprendiamo da NAZIONE/CARLINO/GIORNO di oggi, 09/08/2017, a pag. 6, la breve "Haftar stringe patti col governo d'Israele".
In attesa di constatare l'attendibilità o meno della fonte da cui è tratta la notizia della collaborazione militare ed economica tra la Libia di Haftar e Israele, non possiamo che sottolineare la capacità di Israele di rivolgersi a tutti gli interlocutori disposti a discutere e trattare. Questa è la ragione che consente allo Stato ebraico, che pure vive da sempre in una situazione di parziale isolamento in Medio Oriente, di tessere sempre nuove relazioni diplomatiche e commerciali.
Ecco la breve:
Il generale Khalifa Haftar
AD AGOSTO 2015 alcuni aerei israeliani avrebbero bombardato le postazioni dello Stato islamico nei dintorni di Sirte - città natale di Gheddafi -, su indicazione del generale libico Khalifa Haftar. Durante una visita ad Amman, il generale avrebbe promesso in cambio la firma di alcuni accordi per il commercio di armi e petrolio con Tel Aviv. Secondo fonti citate dal quotidiano online al Arab Al jadeed, Haftar si sarebbe incontrato nel 2015 e nel 2016 con ufficiali del Mossad, grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti. Durante questi incontri Haftar avrebbe concluso accordi per ricevere equipaggiamenti militari, tra cui fucili da cecchino e visori notturni.
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