Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 08/08/2017, a pag.15, con il titolo "Iran e Calcio 'mai in campo contro Israele' " una breve di agenzia.
Chissā se gli iraniani torneranno ad essere persiani, cittadini liberi di uno stato civile, e non ottuso/terrorista come quello attuale. Ecco una notizia che ci riporta alle malefatte di Federica Mogherini, che sicuramente non comunicherā il suo alto pensiero, associato com'č al ministro degli esteri iraniano, in merito a una vicenda che li accomuna entrambi.
In realtā non č uno scontro fra Iran e Israele, č la decisione degli ajatollah contro Israele che desta indignazione. A meno che non vogliano gareggiare temendo una sconfitta. Chissā...
La nazionale di calcio israeliana
Il campo di calcio diventa terreno di scontro fra Iran e Israele. A surriscaldare gli animi fra i due Paesi č una proposta del portavoce del ministro degli Esteri iraniano Bahram Qassemi: consentire ai calciatori della Repubblica islamica che giocano all'estero di non scendere in campo contro le squadre israeliane, prevedendo clausole nei contratti con i club. Le dichiarazioni fomentano il dibattito sul caso che ha per protagonisti i centrocampisti iraniani Masoud Shojaei e Ehsan Hajsafi, giocatori nella squadra greca del Panionios. I due erano finiti nel mirino per avere partecipato a una partita contro il Maccabi Tel Aviv, nelle qualificazioni di Europa League, sommersi dalle critiche del ministero dello Sport di Teheran e della Federazione iraniana del calcio. Adifesa di Shojaei e Hajsafi, che rischiano di non giocare pių in nazionale, il popolo di Twitter con hashtag come: "Il calcio non č la politica". Giā in passato Paesi arabi avevano rifiutato il confronto internazionale con atleti israeliani.
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