Buongiorno, ho letto il post dell'01.08.17 sul Re di Giordania. Sul Monte del Tempio una cosa è la sovranità un'altra cosa è la gestione di un ente catastale (secondo una visione occidentale - il waqf era quel territorio sottratto al potere del sultano proprietario di tutte le terre dell'impero perchè era destinato ai bisogni religiosi,e quindi era inalienabile ed esente d tasse), quindi lo Stato Israeliano ha tutto il diritto di difendere la vita umana su quei luoghi secondo leggi proprie ed universali. In merito a quel che è successo in Giordania,l'unica cosa che sappiamo, e solo dai giornali, è che al di fuori dell'ambasciata, durante una consegna di mobilia, ci stavano tre uomini, due muoiono ed uno rimane ferito. Ora quello ferito (ovvero il testimone) è in Israele e le perizie sui corpi (ed in Italia spesse volte queste perizie "parlano" più dei vivi.......) sono in Giordania . E' mia opinione personale che il Premier prima di abbracciare in pubblico il "vivo" doveva aver il buon gusto di aspettare le prime risultanze della Magistratura (indipendentemente dal responso), non facendolo ha mandato in pubblico un messaggio al Re di Giordania dalla dubbia interpretazione.
Cordialmente
Franco Licciardello
Gentile Franco,
Giusto esprimere le proprie opinioni ma, per essere chiari, il ferito tornato in Israele è la vittima essendo stato aggredito e pugnalato con un cacciavite da uno dei due rimasti in Giordania. Il ferito israeliano, quindi la vittima dell'aggressione, ( il suo nome è Ziv) aveva tutto il diritto di essere accolto in modo affettuoso dal Premier anche perchè fino all'ultimo la tensione è stata molto forte. Inoltre il Re di Giordania è l'ultimo a dover protestare dal momento che lui, in prima persona, aveva definito martiri i tre terroristi arabo-israeliani che avevano assassinato i nostri due agenti di polizia sul Monte del Tempio.
un cordiale Shalom