Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 01/08/2017, a pag.28, con il titolo "Da Israele al Piemonte l'irrigazione a goccia per combattere la siccità" l'articolo di Maurizio Tropeano.
Maurizio Tropeano
RISPARMIO
«I cereali, da sempre, sono tra le coltivazioni che necessitano di più irrigazione in un periodo breve ma fondamentale, come quello estivo. Se poi si pensa che il sistema utilizzato attualmente risale al 1500, si comprende quanto bisogno ci sia di innovazione». Il ragionamento di Michele Bechis, responsabile del settore cerealico di Fedragri-Confcooperative Piemonte, ha portato alla sperimentazione del sistema delle ali gocciolanti prima della grande sete del 2017. La tecnica dellagoccia (un sistema che trasporta l'acqua direttamente sulla pianta e la rifornisce gocciolando senza passare dai canali) è nata in Israele ed è già utilizzata in altre zone d'Europa. In Piemonte la cooperativa Dora Baltea l'ha provata su 30 ettari al confine tra le province di Torino e Vercelli. I risultati? «Risparmio certificato del 60% di acqua e gestione più sostenibile dei fertilizzanti.
Grazie a questo sistema possiamo usarli nella giusta quantità, solo quando serve alla pianta, e senza dispersione nel terreno». Questi numeri e la condivisione della necessità di investire sul futuro «per evitare - prosegue Bechis - che fra un mese, finita questa emergenza, si dimentichi quel che è successo», hanno fatto nascere una grande alleanza che ha messo insieme le cooperative agricole e il consorzio irriguo Angiono Foglietti. Il consorzio, nato all'inizio degli anni '90 sulla sponda sinistra della Dora sempre al confine tra le province di Torino e Vercelli, ha presentato un progetto che, utilizzando i fondi dello sviluppo rurale gestiti dalla regione Piemonte, punta ad investire 7,5 milioni per realizzare il sistema ad ali gocciolanti su 300 ettari e impermeabilizzare i canali di adduzione dell'acqua per evitare sprechi. Ancora Bechis: «Abbiamo affrontato le sfide dell'innovazione in agricoltura, del recupero degli scarti vegetali per la produzione di energie rinnovabili e ora la nuova frontiera del migliore utilizzo dell'acqua per affrontare i cambiamenti climatici in atto». Il Piemonte è una delle regioni che più sta sperimentando l'utilizzo di tecniche innovative nell'irrigazione ma, per quanto riguarda il mondo dei cereali, «a livello consortile si tratta della prima esperienza significativa». Dal loro punto di vista è «un atto di responsabilità non solo verso gli agricoltori, ma verso tutta la collettività». Bechis, però, sa che non bastano le parole per convincere gli scettici: «Oggi il sistema di irrigazione nella zona prevede un "sollevamento" dell'acqua di circa 62 metri dal bacino della Dora Baltea. Utilizzando meno acqua con le ali gocciolanti si risparmia anche molta energia elettrica».
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