Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 31/07/2017, a pag.10, con il titolo "Trump pronto a usare 'forza rapida e letale' sulla Corea del Nord", la cronaca di Paolo Mastrolilli.
parole chiare anche all'Iran, no?
Paolo Mastrolilli
Bombardieri sorvolano la penisola dopo i test missilistici E gli Usa sfidano Pechino: non fa nulla per fermare Kim I bombardieri nucleari americani B-1 sorvolano la Corea del Sud, Trump attacca la Cina via Twitter. La tensione nella penisola sale, dopo l’ultimo test missilistico di Pyongyang, e il Pentagono fa le prove in Alaska con il sistema di difesa Thaad. Due bombardieri B-1 sono decollati ieri dalla base americana Andersen di Guam e, scortati dagli F-15 sudcoreani, hanno sorvolato la penisola e la base militare Osan di Pyeongtaek. Terminata la missione, sono tornati nell’isola del Pacifico da dove erano partiti. La Us Air Force ha dichiarato che si è trattato di una dimostrazione di forza, decisa per rispondere ai test missilistici condotti da Pyongyang questo mese, tra cui il lancio dell’Hwasong-14 avvenuto venerdì. Il leader Kim Jong un ha detto che a questo punto i suoi vettori hanno la capacità di colpire il territorio americano, e l’intelligence degli Stati Uniti ha confermato questa preoccupazione, anche se al momento non avrebbero la capacità di trasportare testate nucleari. Il generale Terrence O’Shaughnessy, comandante dell’Air Force nel Pacifico, ha commentato: «La Corea del Nord resta la minaccia più urgente alla stabilità regionale. La diplomazia continua ad avere la guida. Tuttavia, abbiamo la responsabilità verso i nostri alleati e la nostra nazione di dimostrare l’impegno incrollabile a difenderli, mentre pianifichiamo lo scenario peggiore. Se richiesto, siamo pronti a rispondere con una forza rapida, letale e schiacciante, nei tempi e luoghi di nostra scelta». Fonti militari sostengono che gli Usa sono pronti ad annichilire l’apparato militare nordcoreano. L’attacco verrebbe condotto con i bombardieri F-22 e B-2, e i missili lanciati dalle navi. Il problema principale sarebbe prevenire la reazione di Pyongyang, che potrebbe facilmente colpire con un missile Seul, e ordinare alle proprie truppe di terra di invadere il Sud. Meno chiara è la sua capacità di raggiungere con i propri vettori il Giappone e il territorio Usa. Proprio ieri, però, il Pentagono ha condotto un’esercitazione in Alaska con il Thaad, Terminal High Altitude Area Defense, cioè il sistema che dovrebbe intercettare gli eventuali missili nordcoreani. L’escalation militare corrisponde a quella politica di Trump. Proprio sabato sera, il presidente ha scritto su Twitter: «Sono molto deluso dalla Cina. I nostri folli leader del passato le hanno consentito di guadagnare miliardi di dollari, eppure loro non hanno fatto nulla per noi con la Corea del Nord, solo parole. Non permetteremo che ciò continui. La Cina potrebbe facilmente risolvere questo problema». Trump minaccia di far seguire questo avvertimento da una guerra commerciale, scatenata imponendo sanzioni sulle importazioni di acciaio. Intanto avverte Pechino che se non interverrà, lui potrebbe colpire Pyongyang.
Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante