Cervelli bruciati
Commento di Deborah Fait
A destra: violenze islamiche sul Monte del Tempio/Spianata delle moschee
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-92fe7b58-901e-470c-83f7-e307e6dfa0ac-tg1.html
Corrispondente Carlo Paris - Direttore TG1 Andrea Montanari.
Orrendi i servizi trasmessi dal TG1 su Gerusalemme alle 13.30, alle 16.30 e alle 20 di mercoledì 19 luglio. Senza mai menzionare l'assassinio di due soldati israeliani di etnia drusa, avvenuto nemmeno una settimana fa, sul Monte del Tempio, da parte di un commando di terroristi palestinisti, l'inviato del TG1, Carlo Paris, si è lanciato in un vergognoso servizio completamente al di fuori della realtà. Il servizio era tutto improntato sui musulmani furibondi a causa dell'installazione dei metal detector all'entrata della spianata e sulla polizia israeliana che spara proiettili di gomma, Paris non ha speso nemmeno una parola sui motivi che hanno indotto il governo e la polizia israeliani a garantire la sicurezza per tutti coloro che si recano sul Monte, siano essi ebrei, israeliani di tutte le etnie presenti nel Paese e arabi.
Il TG7 ha fatto un servizio pessimo e inesatto parlando di poliziotti ebrei uccisi quando tutti sanno che i due ragazzi erano drusi. La comunità drusa di Israele, leale e coraggiosa, va onorata non superficialmente dimenticata. Il servizio di Damiano Ficconeri ha dato a Netanyahu la responsabilità dei metal detector risultati, secondo lui, inutili e persino dannosi. E' incredibile che nessuno abbia il coraggio di dire che sono 4 giorni che i palestinisti creano tafferugli con lanci di pietre e bombe incendiarie solamente perchè Israele ha reagito all'assassinio di due poliziotti drusi con normalissimi strumenti per la sicurezza. Possibile che nessuno abbia il coraggio di criticare Abu Mazen e il suo partito per aver promosso il giorno della collera, considerando un affronto da cancellare col sangue una normale regola salvavita? Possibile che nessuno abbia il coraggio di dire che i palestinesi vogliono sempre la botte piena e la moglie ubriaca? Vogliono ammazzare israeliani e infuriarsi se Israele prende provvedimenti per evitare altre morti.
E' inaccettabile che, a capo della violenza, siano il Mufti di Gerusalemme e Fatah e che le autorità giordane gettino benzina sul fuoco anzichè calmare gli animi. Durante tutta la notte vi sono state manifestazioni violente di protesta che hanno visto anche la partecipazione di bambini di 5/6 anni e anche più piccoli in braccio ai loro prodi papà. Che volete che vi dica, ognuno ha il proprio metodo personale di educazione e per buona parte del mondo arabopalestinese questo consiste nel trasformare i propri figli in macchine di odio e di morte. Il muftì di Gerusalemme ha dichiarato che la preghiera dei musulmani sulla Spianata delle moschee, se fatta attraversando i metal detector sionisti, non è valida e non sarà accettata da Allah. Ma si può essere più stupidi di così? Ha anche chiesto che venerdì tutte le moschee vengano chiuse e che i fedeli vadano in massa verso il Monte..oops...pardon... verso la spianata, esiste quindi la possibilità che fra poche ore Israele venga invaso da masse arabe furibonde dirette verso la Città Vecchia di Gerusalemme. Possiamo solo sperare nel buon senso dei cittadini arabi e nella loro capacità di raziocinio.
Kamil Schnaan, Haiel Sitawe, i due poliziotti uccisi a Gerusalemme
Siamo alla pura follia ma non bisogna stupirsi perchè ormai dovrebbe essere chiaro che l'islam non è solo un'ideologia ma sta diventando una vera e propria patologia che ottenebra i cervelli, che oscura la ragione e la logica. La verità è che l'islam i cervelli li brucia e distrugge ogni capacità di riflessione. Sul Monte del Tempio i disordini violenti e la profanazione della sacralità del luogo sono all'ordine del giorno e risalgono ai lontani anni '20 del secolo scorso, quando Israele non esisteva ma la violenza araba era presente comunque. Nel 1951 un arabo palestinese ha ammazzato il Re di Giordania Abdallah perchè considerato troppo moderato e amico di Golda Meir. Da anni ormai, la violenza esplode ogni volta che un gruppo di ebrei autorizzato a salire al Tempio, viene accolto da orde di gente furiosa e urlante che sputa loro addosso, li spintona, terrorizza i loro bambini e tira pietre. Quando nessun civile ebreo è a portata di sputo allora tirano fuori le armi nascoste nelle moschee si dedicano alla polizia israeliana.
Israele non ha mai reagito contro lo status quo per non infiammare gli animi già accesi dei musulmani però il governo aveva proposto già un anno fa, dopo altri sanguinosi disordini, ai giordani e all'ANP la presenza di metal detector per evitare ulteriore dislocamento di armi nelle moschee ormai trasformate in tante santabarbara. La Giordania aveva risposto un quasi si, i palestinisti si erano rabbiosamente opposti e nulla è stato fatto. Questa volta, dopo l'assassinio dei due poliziotti drusi, Israele ne ha ordinato l'installazione. Le vite umane vanno salvate e va salvata la sacralità del luogo che dovrebbe essere santo per le tre religioni monoteiste e che, pare, lo sia solo per l'ebraismo dal momento che l'islam lo profana quotidianamente e il Vaticano tace come se non fosse anche affar suo e di quel Gesù che vi si era recato, con la famiglia, per celebrare il suo Bar Mitzvà. E' demenziale che i metal detector, usati per preservare tutti, assolutamente tutti, anche gli arabi, dal terrorismo, vengano considerati un sopruso. E' demenziale che il muftì, non un qualunque prete faidate, bensì la maggiore autorità islamica della zona, incoraggi i fedeli a non pregare finchè non verranno rimossi quegli oggetti malefici che impedirebbero l'entrata di terroristi sulla loro sacra spianata. E' demenziale che i capi palestinisti e le autorità giordane incoraggino alla violenza che venerdì potrebbe portare all'entrata nell'inferno di un' altra intifada. E' demenziale che la Giordania (con cui in teoria Israele sarebbe in pace) celebri come martiri i tre terroristi che hanno profanato con armi e sangue il terzo luogo santo dell'islam.
Arabi sul Monte del Tempio
“Che Dio abbia pietà dei nostri martiri che hanno seminato e irrorato il nostro puro suolo” ha detto il presidente del parlamento giordano, Atef Tarawneh. Il re, dopo un debole tentativo di condanna, si è subito pentito e ha fatto retromarcia barcamenandosi alla meno peggio avendo a che fare con una popolazione visceralmente antisemita. In tutto il mondo importanti chiese e tutte le sinagoghe sono protette dai metal detector, in Israele bisogna attraversarli per entrare nell'area del kotel (Muro del Pianto) e nessuno si lamenta, anzi, ogni persona sana di mente sa che servono per aver salva la vita. Persino in Arabia Saudita, alla Mecca, esistono. Purtroppo la normalità più banale diventa pura follia quando si tratta dei palestinisti. Non si è sentita ancora nessuna voce autorevole alzarsi contro il Waqf e i capi palestinisti che sobillano la gente alla violenza rischiando un vero e proprio inferno. Il mondo tace, il Vaticano tace, Israele è solo, come sempre, nel tentativo di evitare una terza intifada di cui i palestinisti, nutriti di odio e violenza, non sono mai sazi. Se non si riuscirà ad evitare il peggio, Israele sarà bombardato non solo da un nemico isterico che ne vuole la distruzione ma anche da processi mediatici e giudizi pieni di fiele di un Occidente sempre dalla parte sbagliata e incapace di dire agli arabi di piantarla. Intanto Abu Mazen, bergogliano angelo della pace, ha interrotto il suo viaggio in Cina dove era andato a batter cassa e a piagnucolare. La situazione è grave, venerdì si avvicina, la tensione si taglia col coltello, l'isteria palestinista è come sempre ingestibile, la voglia di ammazzare ebrei è eternamente presente e solidamente ancorata nel loro cervello, i gruppi di terroristi presi dalla strada sono pronti a scagliarsi contro tutto e tutti. Io sono tormentata dal pensiero dei nostri ragazzi costretti a combattere e a rischiare di morire per salvarci da orde di pazzi fanatici incapaci di vivere senza violenza e di rispettare le regole di una situazione che loro stessi hanno creato assassinando, senza nessun motivo se non l'odio, due poliziotti israeliani.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"