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Corriere della Sera - L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
19.07.2017 Benjamin Netanyahu a Budapest
Commento parziale di Davide Frattini, cronaca dell'Osservatore Romano

Testata:Corriere della Sera - L'Osservatore Romano
Autore: Davide Frattini
Titolo: «In Ungheria (contro Soros) Bibi 'dimentica' l’antisemitismo - Netanyahu a Budapest»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 19/07/2017, a pag. 15, con il titolo "In Ungheria (contro Soros) Bibi 'dimentica' l’antisemitismo", il commento di Davide Frattini; dall' OSSERVATORE ROMANO, a pag. 6, la breve "Netanyahu a Budapest".

Il commento di Davide Frattini si incentra unicamente su un punto emerso durante la visita di Benjamin Netanyahu in Ungheria: la critica all'operato di George Soros, combattuto dal governo di destra (anche estrema) di Budapest anche con cartelloni che lo presentano  mentre ride (vedi manifesto riprodotto). Questo non ha nulla a che vedere con le critiche da fare all'operato di Soros in quanto ebreo, viene attaccato perchè finanzia iniziative soprattutto su immigrazione e l'apertura dei confini dei paesi europei. Non è chiaro però perché Netanyahu, in un incontro che aveva una differente scaletta (la riporta la cronaca dell' Osservatore Romano) avrebbe dovuto parlare di Soros e antisemitismo anziché della collaborazione tra Israele e Ungheria. 

Ecco gli articoli:

Corriere della Sera - Davide Frattini: "In Ungheria (contro Soros) Bibi 'dimentica' l’antisemitismo"

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Davide Frattini

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Benjamin Netanyahu a Budapest con Victor Orban

Che i manifesti con il volto ingigantito di George Soros siano stati in parte stracciati dalle strade di Budapest sembra un doppio ossequio alla visita di Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano, arrivato ieri in Ungheria, ha rintuzzato qualche giorno fa le critiche del suo ambasciatore al governo di Viktor Orbán per la campagna contro il miliardario e filantropo americano. Ha mantenuto — più o meno — la critica ai toni antisemiti (Soros presentato come un burattinaio che con i dollari intrallazza nelle questioni di altri Paesi), ma ha voluto precisare: «In nessun modo intendiamo delegittimare la condanna dei suoi metodi». Così Netanyahu — commenta Haaretz , il giornale della sinistra israeliana — ha tralasciato la lotta all’antisemitismo globale in nome di una sua avversione locale. Fuggito con la famiglia nel 1944 prima che le deportazioni di massa ordinate dai nazisti sterminassero mezzo milione di ebrei ungheresi, il 19° uomo più ricco del mondo — calcola la rivista Forbes — sponsorizza attraverso la Open Society Foundations le organizzazioni per i diritti umani e civili che sostengano «la giustizia, l’educazione, la stampa libera». Lo fa in Ungheria dove le associazioni combattono le scelte anti-immigrazione e le politiche xenofobe. Lo fa in Israele dove investe i suoi dollari per sostenere B’Tselem o Breaking the Silence, che il governo conservatore considera come nemici interni. Le attività di Soros sono il bersaglio principale della legge votata dalla destra un anno fa che obbliga questi gruppi israeliani — impegnati nella denuncia degli abusi contro i palestinesi — a dettagliare i finanziamenti stranieri in tutte le loro pubblicazioni. Secondo i commentatori, la tutela selettiva contro l’antisemitismo — se infanga Soros, ci può anche stare — rischia di allargare la frattura tra Netanyahu e gli ebrei che vivono nel resto del mondo.

 

 

L'OSSERVATORE ROMANO: "Netanyahu a Budapest"

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Manifesti contro Soros in Ungheria

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è arrivato ieri sera a Budapest, capitale dell'Ungheria, dove oggi è in agenda il colloquio con l'omologo ungherese, Viktor Orbán. Si tratta della prima visita nel paese di un capo del governo di Israele dalla fine dell'epoca comunista nel 1989. Netanyahu verrà accolto dall'omologo ungherese Orbán presso la sede del parlamento di Budapest. Al termine della riunione i due rilasceranno delle dichiarazioni alla stampa e successivamente pranzeranno insieme. Nel pomeriggio Netanyahu deporrà una corona al monumento al milite ignoto e incontrerà il presidente dell'Ungheria, János Ader, per poi riunirsi nuovamente con Orbán per la cena. Domani la giornata sarà dedicata agli incontri con i capi di governo del Gruppo di Viserád (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria). Oltre a Orbán, saranno presenti il primo ministro ceco Bohuslav Sobotka; la polacca Beata Szydlo; e lo slovacco Robert Fico. Il premier israeliano terrà anche degli incontri bilaterali con tutti gli omologhi dei paesi del Gruppo di Visegrád. Nel pomeriggio di domani, Netanyahu e Orbán apriranno i lavori di un forum economico ungherese-israeliano. Sul tavolo, i temi di discussione saranno molteplici: dalla lotta al terrorismo internazionale al commercio e all'emergenza immigrazione. Di centrale importanza, il tema della cooperazione sulle nuove tecnologie. La cerimonia di benvenuto di fronte al parlamento a Budapest

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