Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 17/07/2017, a pag. 15, con il titolo "Spianata delle Moschee, metal detector agli ingressi. I palestinesi pregano fuori" il commento di Davide Frattini.
Di seguito il commento puntuale di Davide Frattini, per approfondire rimandiamo alla Cartolina di oggi di Ugo Volli.

Davide Frattini

La necessaria installazione di metal detector all'ingresso dell'area del Monte del Tempio/Spianata delle moschee
Dagli altoparlanti gli imam invitano i fedeli a restare fuori. Perché si oppongono ai metal detector voluti dalla polizia israeliana dopo l’attentato di venerdì mattina, due agenti e i tre terroristi uccisi. Gli assalitori venivano già armati da dentro la Spianata delle Moschee, il terzo luogo più sacro dell’Islam. I capi del Waqf, l’organismo deputato a gestire l’area, sostengono che i controlli all’ingresso contravvengano alle norme dello «status quo» fissate cinquant’anni fa dal generale israeliano Moshe Dayan, dopo la cattura della Città Vecchia nella guerra dei Sei giorni: l’amministrazione del quadrilatero è lasciata ai religiosi arabi, gli ebrei possono visitare l’area ma non pregarvi, Israele è responsabile per la sicurezza della struttura. L’attacco di venerdì dimostra che il governo israeliano ha bisogno di garanzie sulla sicurezza dalla struttura. Con il rischio di toccare la questione più complessa ed esplosiva. Solo qualche centinaio di palestinesi ieri ha accettato di passare i metal detector ed entrare, il resto ha protestato all’esterno. Mentre Hamas da Gaza incita alla guerra santa.
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