Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 12/07/2017, a pag. 14, la breve "Nazioni Unite: 'Fra tre anni Gaza diventerà invivibile' ", a firma R.E.
Non mettiamo in discussione le grandi difficoltà che impediscono agli abitanti di Gaza di vivere con tranquillità e risorse a disposizione. Il problema, che Avvenire non affronta, è che la responsabilità della situazione grava sui terroristi di Hamas, che da oltre dieci anni tengono in pugno la Striscia, trasformandola in base per una guerra senza fine contro Israele. Gli aiuti umanitari in arrivo da Israele non si sono mai interrotti in questi anni, neanche durante i mesi di conflitto aperto, ma tutto ciò che entra a Gaza viene gestito dalla mafia familistica di Hamas e impiegato per l'edificazione di nuove infrastrutture del terrore come tunnel o rampe missilistiche. Anche di questo, però, ancora una volta Avvenire non scrive.
Ecco l'articolo:
L'educazione offerta dai terroristi di Hamas ai bambini di Gaza
NeI 2020 Gaza sarà «invivibile» se non si cambia drasticamente l'attuale situazione. A sostenerlo è un nuovo rapporto dell'Onu diffuso dalla sede dell'organizzazione a Gerusalemme che fotografa la situazione a 10 anni dalla presa del potere di Hamas nella Striscia, dall'avvio del blocco di Israele e dalla separazione amministrativa dal resto dei Territori palestinesi. I parametri sociali ed economici sono «deteriorati e più rapidamente di quanto anticipato nel 2012» a cominciare dal Pil pro capite. L'unica risorsa di acqua potabile sarà «completamente esaurita» per il 2020, mentre oggi l'emergenza è quella dell'elettricità, definita «il più recente e visibile deterioramento nelle condizioni di vita». «Gaza - ha detto Robert Piper, coordinatore Onu - ha continuato la sua traiettoria di de-sviluppo, in molti casi più velocemente di quanto abbiamo previsto. L'attuale assistenza umanitaria attraverso l'Unrwa sta rallentando questa discesa, ma la direzione verso il basso resta chiara». Per questo il rapporto dell'Onu ha fatto appello ad Israele, Anp, Hamas e comunità internazionale «a muoversi in direzione di investimenti di sviluppo».
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