Attenzione. Todorov non è mai stato uno storico in senso stretto ma più un filosofo-antropologo- sociologo. Io credo che conoscesse le vicende della Palestina in maniera superficiale, mentre per esempio ha scritto cose magistrali sui conquistadores nelle Americhe e sull'olocausto appunto. Perché? Perché su questi ultimi argomenti aveva fatto ricerche approfondite, sulla Palestina si è fidato della vulgata corrente, dandola per corretta senza sentire il bisogno di approfondire. Questo chiaramente non lo giustifica, anzi è una macchia ancor più grave per un personaggio del suo livello, però ci dice molto su come la storia di Israele e della Palestina in generale così come viene normalmente raccontata sia ormai talmente radicata da essere considerata passivamente vera.
Pino Fabio
Gentile Pino, quando sono proprio le persone colte, gli intellettuali, gli storici o i filosofi come Todorov a travisare la storia e a giustificarne la mistificazione, sia per superficialità, sia per interesse, sia per convinzione, è molto difficile riportare la verità sulla giusta via, direi quasi impossibile. Quello che a me risulta inesplicabile è la sicurezza che costoro usano nel processo di stupro storico quando esistono tanto di prove inalienabili sulla storia di Israele sia antica che moderna e della non esistenza di uno stato e di un popolo palestinesi. Come lei giustamente scrive tutto quello che oggi viene raccontato su Israele e Palestina viene considerato vero, qualsiasi menzogna contro lo stato ebraico trova terreno fertile tra la gente comune e malcelata soddisfazione nelle menti di chi ne è responsabile. Un cordiale Shalom