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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.07.2017 Dall'India un esempio di buona politica
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

Testata: Informazione Corretta
Data: 07 luglio 2017
Pagina: 1
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «Dall'India un esempio di buona politica»

Dall'India un esempio di buona politica
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

A destra: Narendra Modi con Benjamin Netanyahu

L’incontro tra Benjamin Netanyahu e il Premier indiano Narendra Modi, che riconferma la forte capacità diplomatica del premier israeliano, non è piaciuto a Ramallah. Modi, infatti, nel suo primo viaggio in Medio Oriente, non ha incluso nessuna altra visita se non Israele. L’India non è più quella dei Nehru, dei Gandhi, una lontananza che durava da sempre, includendo il Mahatma Gandhi, il simbolo del pacifismo, il quale durante le persecuzioni naziste aveva consigliato agli ebrei – in nome della non violenza – di suicidarsi in massa, l’unica risposta da dare a Hitler.

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India e Israele

Defunto il nostro vecchio buon saggio, la politica dei governi indiani, Indira Gandhi compresa, fu sempre ostile al nuovo Stato ebraico, schierandosi sempre e in tutte le sedi, anche internazionali, con i nemici di Israele. Ma il vento cambia, Modi ha capito quali sono i veri interessi del popolo indiano, e ha scelto Israele, irritando i palestinesi, che ieri hanno dimostrato contro di lui davanti all’Ufficio di Rappresentanza indiano a Ramallah.

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Il Mahatma Gandhi

A completamento dell’indubbio successo – lo dimostrano gli accordi firmati dai due leader a Gerusalemme - va sottolineata la totale assenza di qualsiasi riferimento al conflitto arabo palestinese e alle possibili sue soluzioni, compresa quella dei due stati. Dovrebbe essere la norma di ogni incontro bilaterale, ma così non è: capi di stato, ministri degli esteri, delegazioni ufficiali, pur avendo quale obiettivo la relazione con Israele, non mancano mai di rendere visita allo Stato che non c’è, la sosta a Ramallah è d’obbligo. Non con Narendra Modi, il cui esempio dovrebbe essere valutato con attenzione. Per ora è un pio desiderio, dettato dall’ottimismo della ragione, ma non è detto che non debba trovare imitatori.


Angelo Pezzana


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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