Rai2 Servizio Pubblico? Ignobile,devastante spettacolo di Santoro
Commento di Deborah Fait
M, di Michele Santoro
http://www.serviziopubblico.it/2017/06/m-di-michele-santoro/ http://www.serviziopubblico.it/2017/06/mentana-contro-youssef/
La Rai, Radio Televisione Italiana, ci ha propinato negli anni innumerevoli brutti servizi di politica ma una cosa così raccappricciante non mi era mai capitato di vedere. Credo di non essere sola dal momento che il web è stato innondato di proteste contro Santoro e, almeno per chi ama Israele, contro quello che la sua ossessione comunisto/antisemita è riuscita a combinare una volta di più.
Dopo un inizio stupido e inutile sull'infanzia di Hitler e gli abusi subiti dalla madre, ecco che il dibattito ha inizio, in studio Enrico Mentana, Giuseppe Genna, scrittore; Simona Colarizi, storica. Oltre a loro, ecco apparire sulla scalinata un tizio vestito con un ridicolo costume biancoazzurro, adornato con fettucce bianche tipo tenda, presentato come Yussef, italo-marocchino, che non mollava il microfono per sparare quelle che Chicco Mentana ha definito, papale papale , coglionate.
Yussef quindi, dopo aver parlato dell'Italia razzista contro i musulmani, dopo aver paragonato Salvini a Hitler, è partito in quarta contro Israele che," come la Germania nazista, usa gli stessi metodi contro i palestinesi".
A questo punto è stato fermato prima da un urlo di Genna , uscito proprio dal cuore "No Santoro, queste cose non si possono dire!" e poi da Mentana che, all'inizio apparentemente tranquillo ma poi sempre più rosso in volto, ha esordito "Lei ringrazi di vivere in una democrazia che le permette di dire simili coglionate".
E lui, il marocchino, continuava, urlando "chiedetelo ai palestinesi, chiedetelo ai palestinesi!"
A questo punto vorrei dire a chi appoggia lo Jus soli di farci un pensierino. Questo Yussef ha la cittadinanza italiana, è un antisemita e come lui molti altri arabi, oggi centinaia, forse migliaia, un domani saranno milioni.
Pensateci!
L'Europa è già abbastanza antisemita di per sè senza dover aggiungere un simile peso da novanta di musulmani naturalizzati italiani/europei, antisemiti per tradizione religioso/culturale , dall'epoca di Maometto.
Bene, dopo Yussef, ha preso la parola un altro personaggio da baraccone, sembrava uscito da un film dell'orrore: tutto vestito di nero, stivaloni di pelle neri, alti, lucidi, alla Gestapo, testa completamente rasata e un triangolo di pelo nero anche quello, sul mento, sembravano i baffetti di Hitler messi da un'altra parte.
Questo tizio, di nome Alessandro, ha immediatamente sbraitato "basta con questi 6 milioni di ebrei, ne sono morti 54 milioni durante la guerra e voi parlate solo degli ebrei...." Per non farci mancare niente ecco anche l'intervento del Rom di turno il quale ha paragonato i campi Rom ai campi di concentramento nazisti.
Mentana e Genna hanno tentato di arginare questi deliri spiegando che, una cosa sono i morti per guerra, altro è lo sterminio , deciso in modo ingegneristico a tavolino, di un intero popolo. Santoro ridacchiava passeggiando su e giù e agitando le mani. Mi è tornata alla mente una trasmissione di tanti anni fa, condotta sempre da lui, quando persino Lucia Annunziata si è indignata al rifiuto di dare la parola a un gruppo di ragazzi ebrei che volevano difendere Israele.
La Annunziata, dopo aver protestato violentemente per quella eclatante offesa alla democrazia, si è alzata e ha lasciato lo studio! In quell'occasione è stata grande e nessuno si aspettava una simile reazione.
Tornando a M di Michele Santoro, ognuno interpreti quella emme come desidera, è riuscito persino a riprendere quella porcheria in voga alcuni anni fa insinuando che Hitler fosse di origine ebraica. Ebbene si, un altro attore che impersonava un generale nazista ha rivelato, " l'imbarazzante segreto", parole dell'ignobile conduttore: il nonno, o il padre, particolare inutile nella narrativa antisemita, del Fuehrer era nato da una relazione con il rampollo di una famiglia ebraica in cui la nonna, o la bisnonna, erano a servizio.
Una trasmissione imbarazzante, un insulto alla storia, una banalizzazione della Shoah e della figura demoniaca di Hitler, disinformazione, disonestà, demonizzazione degli ebrei e di Israele e volgarizzazione delle loro sofferenze in Europa.
Patetica la figura che impersonava Hitler, seduto di fronte al pubblico, presentato come un personaggio mezzo matto e ridicolo, sembrava più un avvinazzato che il demonio che fu.
Filippo Facci, cui esprimo la mia solidarietà, è stato sospeso dall'Ordine dei Giornalisti Lombardi , due mesi senza lavoro nè stipendio, per aver scritto che l'islam gli sta sul gozzo. Michele Santoro dovrebbe essere radiato a vita anche se ritengo la Rai altrettanto colpevole per aver permesso, dopo averlo evidentemente visionato, un simile devastante obbrobrio.
Unica nota piacevole, in mezzo a questo penoso spettacolo, è stato l'intervento calmo e equilibrato di Simone, un ragazzo ebreo di Torino, l'unico cui è stato concesso parlare, così palesemente "diverso" rispetto dall'impronta volgare data al servizo, altra educazione, altra cultura.
Giorgio Berruto
Giorgio Berruto, della redazione di informazionecorretta e che era presente alla trasmissione, scrive sulla sua pagina di FB https://www.facebook.com/giorgio.berruto1 : "Erano previsti due miei interventi e ho chiesto la parola almeno in altre 10 occasioni, ma non è servito a niente. Il giornalismo da baraccone di Santoro, disonesto e scorretto, preferisce dare la parola ai nazisti, agli antisemiti, a chi spara minchiate atomiche parlando alla rinfusa del referendum del dicembre scorso o paragonando Salvini (per cui non ho alcuna simpatia, ma questo non c'entra) a Hitler. Un programma di devastante povertà e aridità professionale.
Solo la presenza di Mentana (non certo quella di Santoro) ha arginato alcune delle mostruose falle che continuavano ad aprirsi, con la risposta a chi balla sulle tombe dei nostri nonni e bisnonni e propugna la continuazione della Shoah oggi, in Israele e in Europa."
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"