Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 23/06/2017, a pag.20, la breve dal titolo "No al cambio di posto delle donne sugli aerei "
Il fatto non è nuovo, ha fatto il giro del mondo, ma è bene che Avvenire lo riprenda, anche se in poche righe di agenzia. Fa capire come funzione la giustizia in Israele, dove possono esistere tentativi che obbediscono a criteri discriminatori, ma che vengono respinti dalla legge. E' sufficiente comportarsi come la signora Renée Rabinowitz, che denunciato la ELAL - troppo ossequiosa a una richiesta che andava respinta- per atti discriminatori. Ha vinto la causa. Grazie, cara 83enne signora Renée!
Gerusalemme. La compagnia di bandiera israeliana non potrà più far cambiare di posto a una donna per motivi di religiosi. A far condannare in tribunale la El Al è stata l'83enne Renee Rabinowitz, un'anziana sopravvissuta all'Olocausto, alla quale è stato chiesto di cambiare posto nel 2015, durante un volo fra Newark e Tel Aviv, su richiesta di un uomo ultraortodosso che non voleva sedere accanto ad una donna a causa delle sue convinzioni religiose. Rabinowtz, che è un ex avvocato, ha ottemperato alla richiesta. Ma poi ha fatto causa alla compagnia aerea. Il giudice Dana Cohen-Lejah le ha dato ragione, accusando la El Al di violare le leggi anti-discriminazioni nei beni e nei servizi.
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