L'antisemitismo del Partito Laburista di Jeremy Corbyn
Analisi di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Angelo Pezzana)
Nel 2016 l’organizzazione per difesa ebraica Community Security Trust ha registrato 1.309 attacchi antisemiti, il più alto da sempre, con un aumento del 36% dal 2015.
Nel 2014 il record era stato di 1.182 registrazioni.
Un nuovo sondaggio della Anti Defamation League rivela che l’antisemitismo era espresso dal 10% della popolazione, in calo dal sondaggio del 2015, anche se i toni antisemiti rimangono identici.
Un terzo degli intervistati temevano che agli ebrei importasse più Israele che non l’Inghilterra. Nel 2015 il numero era ancora più alto, arrivando al 41%. Più di un quarto degli intervistati ritiene che l’antisemitismo sia aumentato nella politica. Il 40% teme di più l’estrema destra, il 36% l’estrema sinistra.
Un dato importante, perché in molti paesi l’antisemitismo equivale a anti-israelismo, aspetto fortemente sottovalutato.
Nel 2017, l’antisemitismo in Gran Bretagna si presenta sotto molti aspetti.
Nella campagna elettorale si è espresso a livello politico.
Simon Johnson, Direttore del Jewish Leadership Council, ha affermato: “ è probabile che siano le prime elezioni in cui si è manifestato in maniera così diffusa”.
Anche se le due stragi islamiche – Manchester e Londra – hanno colpito obiettivi generici tra la popolazione inglese.
Nel 2016, dobbiamo ricordare il caso del Rapporto sull’antisemitismo commissionato da Jeremy Corbyn, leader del Partito Laburista, a Lady Shami Chakrabarti, che ne confezionò uno del tutto inattendibile.
Un sondaggio del Jewish Chronicle ha rivelato che il 13% del voto ebraico sarebbe andato ai laburisti. Nello stesso sondaggio, veniva chiesto quale era la percentuale di antisemitismo nei vari partiti, in una scala da 1 a 5:
Partito Laburista 3,94- Ukip 3,63- Liberal democratici 2,7- Conservatori 1,96.
Il caso di antisemitismo più eclatante avvenuto nel Partito Laburista è stata la decisione di sospendere per un altro anno – invece di espellerlo- l’ex sindaco di Londra Ken Livingstone, il quale aveva sostenuto che Hitler appoggiava il sionismo.
Lo sottoscrisse anche dopo la sospensione.
Il Rabbino Capo della Comunità ebraica inglese, Ephraim Mirvis, dichiarò che il Partito Laburisra aveva ingannato gli ebrei. Una organizzazione ebraica laburista scrisse una lettera aperta, firmata da 107 deputati laburisti su 229, e 48 membri della Camera dei Lord, nella quale sosteneva che non espellere Livingstone equivaleva a tradire i valori del partito.
In queste elezioni il Partito Laburista ha candidato in due seggi ad alta presenza ebraica due candidati ebrei – a Finchley e Golders Green Jeremy Newmark e a Hendon Mike Katz. Lo stesso è avvenuto in altre seggi elettorali.
Corbyn con Keffiah a una manifestazione
Intanto altre informazioni sul passato di Corbyn sono diventate di dominio pubblico.
Il Daily Mail ha pubblicato che nell’ottobre 2014 – un anno prima che diventasse leader del partito- si era recato in Tunisia per onorare la tomba dove era sepolto Atef Bseiso, uno degli organizzatori del massacro degli 11 atleti israeliani a Monaco nel 1972.
Bseiso fu poi assassinato a Parigi nel 1992.
Corbyn scrisse sul Morning Star, un quotidiano comunista, di aver partecipato a un congresso con membri di Hamas e del Fronte Popolare della Palestina durante la sua visita in Tunisia. Il Daily Telegraph ha riferito che Corbyn continua a considerarsi un “coraggioso” membro del gruppo “Ricordiamo Deir Yassin” per molti anni, malgrado fosse una organizzazione estremamente antisemita.
Lo scorso maggio, Corbyn ha nominato due consiglieri fanaticamente antisemiti e anti-Israele. Andrew Murray, un ammiratore di Stalin e della Corea del Nord, suo stretto collaboratore nella campagna elettorale e promotore della campagna BDS, pacifista e sostenitore di Hamas e Hezbollah.
Il secondo, Tim Lezard, che usa Tweet per diffondere antisemitismo. In uno di questi, si chiedeva perché gli inglesi dovessero con le loro tasse pagare la sicurezza delle sinagoghe. In altri tweet accusava Israele di essere responsabile con la guerra a Gaza di avere fatto crescere l’antisemitismo in Gran Gretagna.
Quando Emma Barnett lo intervistò, dimostrò di non essere a conoscenza di quanto sarebbero costate le riforme laburiste in merito all’assistenza dell’infanzia. Questa domanda costò alla giornalista gli attacchi sui social media da parte dei sostenitori di Corbyn.
Alcuni giorni prima delle elezioni, il Partito Laburista pubblicò una fake news sull’antisemitismo. Nel 2016 il governo inglese adottò la definizione di antisemitismo stabilita dalla “International Shoah Remebrance Alliace”, censurando la parte del testo che riguardava Israele.
Nella campagna elettorale, l’antisemitismo era presente. I liberali.democratici espulsero due candidati. Uno, David Ward, venne attaccato in Parlamento da Theresa May, ricordando le sue affermazioni antisemite. Dopo poche ore, Il leader lib-dem Tim Farron disse:” David Ward non è in grado di rappresentare il partito, per questo l’ho espulso”. Anche Ashuk Ahmed, candidato a South Luton, venne espulso, dopo che aveva paragonato su Facebook Benjanin Netanyhau a Hitler.
Per le loro dichiarazioni anti-Semite sono stati espulsi anche Jack Sen, dell’UKIP, e Carolyn Lucas, l’unica candidata verde militante nella campagana BDS contro i prodotti israeliani,insieme a Salma Yaqoob per gli stessi motivi.
Marcus Dysch, redattore politico del Jewish Chronicle, l’ha ben riassunto:
“ L’antisemitismo è diventato il centro del dibattito politico all’intermo della comunità ebraica, che ne discute persino più di Brexit, economia e assistenza sanitaria”.
Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.