Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 05/06/2017, a pag. II, con il titolo "Per l’Onu, è sempre colpa d'Israele" l'analisi tratta da Times of Israel.
Sotto pressione del regime del presidente siriano Bashar Assad e dei rappresentanti palestinesi, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’agenzia dell’Onu per la salute, ha affossato un rapporto che lodava Israele. Lo ha detto nei giorni scorsi Hillel Neuer, direttore esecutivo della ong Un Watch, con sede a Ginevra. Il rapporto sulla cooperazione fra Israele e una missione dell’Oms sulle alture del Golan “non è stato pubblicato, nemmeno nelle parti già completate” ha spiegato Neuer, aggiungendo che l’Organizzazione mondiale della sanità non solo non ha presentato il rapporto favorevole a Israele, ma ha anzi insistito con la pratica di adottare risoluzioni chiaramente contro l’Israele.
Secondo Un Watch, nell’ultima assemblea annuale l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione sostenuta dalla Siria che prende di mira Israele per le “condizioni sanitarie nel territorio palestinese occupato, compresa Gerusalemme est, e nel Golan siriano occupato”. Invece di tenere testa al brutale regime siriano e condannarne il comportamento, ha osservato l’ambasciatrice israeliana alla sede di Ginevra delle Nazioni Unite, Aviva Raz Shechter, l’Oms ha spiegato le proprie omissioni accampando “la mancanza di tempo” e la necessità di maggiori informazioni. Secondo i rappresentanti dei paesi europei, si tratta solo di scuse. Dal testo della risoluzione, che è stato copatrocinato da Siria e Autorità palestinese insieme ad Algeria, Cuba, Ecuador, Egitto, Kuwait, Libia, Pakistan, Arabia Saudita, Sudafrica, Tunisia e Venezuela, è stato omesso il linguaggio di esplicita condanna d’Israele che faceva parte di una risoluzione analoga dello scorso anno: una mossa, secondo Un Watch, che è stata fatta nel tentativo di assicurarsi il sostegno dei paesi dell’Unione europea sempre più restii a votare questo genere di risoluzioni faziosamente anti israeliane.
“E’ assurdo – ha detto Neuer – che l’Onu consenta al regime siriano di Assad di dettare la sua agenda sulle condizioni sanitarie. E’ il massimo del cinismo che la Siria sottoponga una risoluzione sulla sanità dei residenti drusi delle alture del Golan, che in realtà vivono molto bene sotto giurisdizione israeliana, nel momento stesso in cui Assad bombarda nella sua stessa Siria ospedali, ambulanze e operatori sanitari. Le Nazioni Unite dovrebbero impedire ai regimi arabi e alle dittature loro alleate come Cuba e Venezuela, di sequestrare a loro vantaggio l’ordine del giorno della sanità mondiale. Si noti che in questo modo – ha aggiunto Neuer – l’Assemblea delle Nazioni Unite non si occuperà degli ospedali siriani bombardati dai jet siriani e russi, né dei milioni di yemeniti cui è negato l’accesso a cibo e acqua dai bombardamenti e dal blocco a guida saudita. L’Onu continua a screditare se stessa – ha concluso Neuer – se emette una risoluzione che di fatto accusa Israele di violare i diritti sanitari dei siriani nel Golan, quando in realtà gli ospedali israeliani continuano a curare gratis i feriti siriani che giungono nel Golan in fuga dagli efferati attacchi del regime di Assad”.
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