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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Tramballi e la Guerra dei Sei Giorni 04/06/2017

In sintesi:Israele avrebbe dovuto scommettere la propria sopravvivenza contro il "quasi" accertato bluff di Nasser. E ciò malgrado la manifesta volontà l (ad oggi perdurante) del mondo arabo di volerlo distruggere. Se ce ne fosse bisogno la conferenza di Khartoum ed il triplice no hanno dato ragione ad Israele. Per ulteriore estrema sintesi: un Tramballista.

Roberto Camiz

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E poi come si fa ad accertare se uno che ti punta una pistola e dichiara di volerti uccidere sta bluffando oppure no ? Meglio aspettare che ti abbia sparato per sapere quali erano realmente le sue intenzioni ? I proclami di Nasser erano chiarissimi in merito alla volontà araba di cancellare Israele ( ed i suoi abitanti ) dalla faccia della Terra .

Ferruccio Bovio

Gentili amici,

Sono tragicomiche le affermazioni che fanno Tramballi nel suo vergognoso articolo e altri sedicenti e saccenti analisti politici a 50 anni dalla Guerra dei 6 Giorni. E' evidente che gli rode dal momento che Gerusalemme è sempre israeliana, tutta intera, e tale resterà e che Giudea e Samaria non sono diventate "Stato palestinese" .
I documenti dell'epoca, compresi gli articoli dei giornali di sinistra tipo l'Unità e altri, erano molto chiari: truppe ammassate, non qualche soldatino, ma interi eserciti di Egitto, Siria, Iraq, Libano, Giordania, più milizie raccolte nel mondo islamico, i soldati dell'ONU scacciati, lo stretto di Tiran chiuso e tutto questo immane lavoro per fare uno scherzetto e spaventare Israele? Io mi sentirei ridicola ad affermarlo ma evidentemente l'avversione di certuni per Israele è talmente grande che non se ne rendono conto e, pur di non ammettere quella grande vittoria che ha salvato l'esistenza di Israele per sempre, preferiscono la figura barbina che stanno facendo.
E li chiamano giornalisti!

 Un cordiale Shalom


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