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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Come usare la definizione di ‘antisemitismo’ 30/05/2017
Come usare la definizione di ‘antisemitismo’
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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Un esempio di antisemitismo

Nel maggio 2016, IHRA (International Shoah Remembrance Alliance) ha approvato in forma ufficiale la definizione di antisemitismo, con il voto di tutti i suoi 31 paesi membri, tra i quali Stati Uniti, Canada più 24 stati dell’Unione Europea. Il testo, giuridicamente non vincolante, accanto alla definizione, include una serie di esempi, utili, dopo quanto è avvenuto in questi ultimi mesi, a sostenere la battaglia contro l’antisemitismo e le sue conseguenze La recente dichiarazione del Primo Ministro Theresa May che la Gran Bretagna adotterà la definizione IHRA ne rafforza l’importanza. Servirà alle forze di polizia, in questo caso inglesi, le università e le istituzioni pubbliche per stabilire quando è in causa l’antisemitismo. Il suo uso a livello locale, è un precedente che servirà da esempio agli altri paesi. In tre casi la definizione servirà per identificare atti di antisemitismo e le diffamazioni. Ad esempio, è antisemitismo applicare il “doppio standard quando si pretende da Israele un comportamento che ad altri stati democratici non viene richiesto”. Quindi, promuovere il BDS, che si applica soltanto a Israele, è antisemitismo.

Lo è anche quando si può applicare la definizione IHRA su casi individuali. Mi è stato chiesto dal partito tedesco AfD di esprimere la mia opinione su una serie di affermazioni di Wolfang Gedeon, deputato nello stato federale del Baden-Wurtemberg. Applicando la definizione IHRA ho dimostrato che erano effettivamente antisemite. Un esperto tedesco è giunto alle stesse conclusioni. Come conseguenza Gedeon è stato espulso dal partito AfD. Lo stesso è avvenuto con la Baronessa Jenny Tonge, membro della Camera dei Lord inglese; molte sue affermazioni rientrano nella definizione di antisemitismo. Come con l’ex deputato della sinistra George Galloway, analizzando i suoi interventi.

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L'antisemitismo, oggi, è sempre più spesso odio verso lo Stato ebraico


Qualcuno pensa che ebrei e israeliani non possono essere antisemiti. A prova del contrario, basta analizzare molti scritti dell’ex israeliano –oggi vive in Inghilterra- Gilad Atzmon. Un esempio nel mondo cristiano è Jeremiah Wright, un leader religioso, sia quando era un predicatore protestante in una chiesa importante a Chicago, sia quando andò in pensione, le sue prediche erano piene di affermazioni antisemite. Un terzo esempio del buon uso della definizione lo si trova indagando quel che avviene nei partiti politici, nelle università, nei sindacati, nelle Ong, ecc. Nelle loro prese di posizione è importante l’uso della definizione IHRA. L’indagine condotta da Shami Chakrabarti – che da allora è stata poi nominata baronessa- era stata richiesta dal leader del Partito Laburista Jeremy Corbyn. Le era stato chiesto di indagare se nel partito laburista vi era antisemitismo, islamofobia o razzismo. All’inizio le domande richiedevano una risposta scritta. L’organizzazione dei deputati ebrei le aveva chiesto di riferirsi alla definizione IHRA, cosa che feci anch’io in una lettera aperta che le avevo inviato. Ma Chakrabarti ritenne di non farne uso. Da cui la prova della non credibilità del suo rapporto. Un’altra indagine sull’antisemitismo venne svolta dalla City University di New York (CUNY).

Gli autori non fecero ricorso all’IHRA, per cui il loro lavoro venne ritenuto inattendibile. Una definizione che deve essere approvata da 31 paesi deve necessariamente essere concisa. Ma la sua applicazione ha rivelato che può esserlo troppo, sotto molti aspetti, in particolare per quanto si riferisce a Israele. Ad esempio, spesso viene usato il termine “sionista” – non citato nella definizione IHRA- al posto di “ebrei” quando si affronta il tema dei ‘complotti’. Ecco l’ errore non avere incluso l’uso della doppia morale contro Israele. Inoltre molti atti di antisemitismo vengono portati a termine in modo indiretto.

Il più conosciuto è il riconoscimento nel 2016 da parte dell’Unesco che ha votato una risoluzione nella quale il Monte del Tempio viene identificato unicamente nella moschea as Al-Haram Al-Sharif/Al-Aqsa. In quel modo ebrei e cristiani vengono esclusi dalla storia di Gerusalemme. Per finire, l’Onu ha creato una commissione, con l’incarico pregiudizialmente già deliberato, di investigare i comportamenti di Israele durante le guerre. Un esempio perfetto del “doppio standard” contenuto nella definizione IHRA. Questo tipo di commissioni abitualmente sono create al fine di diffamare Israele nelle loro analisi, come avvenne nella commissione Goldstone, quando persino lo stesso Goldstone, che ne era il responsabile, ne criticò poi le conclusioni. Questi ed altri esempi ci fanno riflettere sul fatto che la definizione specifica di antisemitismo richiede maggiori approfondimenti,in modo particolare sull’ antisemitismo contro Israele.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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