Gentile signora Fait, gradirei che mi indicasse tre motivi razionalmente inoppugnabili che giustificano la creazione dello Stato di Israele in Palestina, o almeno uno ma di una forza razionale e storica incontrovertibile. Naturalmente confido che vorrà trascurare l'idealismo ed ogni manifestazione di non concreta realtà.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Manlio Padovan
Gentile Manlio,
Bando all'idealismo dunque passiamo alla storia.
I primi popoli di religione ebraica arrivarono nella regione dell'attuale stato di Israele intorno nel 3 millennio a.c. e la prima testimonianza dell'esistenza del popolo ebraico e del nome Israele (Ysir) è inciso sulla stele di Merenpath che risale circa al 1300 a.c.
La storia dice che gli antenati degli ebrei erano i semiti nativi di Canaan dai quali si staccarono alcuni gruppi indentificatisi come israeliti. La Torah parla di guerre costanti tra ebrei e altre tribù tra cui i filistei che erano un popolo arrivato dal mar Egeo e che in seguito si estinse probabilmente assorbito dai vincitori.
Intorno al 1000 a.c. il regno di Israele e Giuda si divise dando vita a nord del territorio al Regno di Israele e al sud al Regno di Giuda.
Gli ebrei subirono varie invasioni, il loro Tempio (Tempio di Salomone) fu distrutto prima dai babilonesi che portarono gli ebrei in schiavitù in Babilonia ( per poi tornare liberi nella loro antica Terra ) e per la seconda volta dai Romani.
Dai libri dello storico ebreo Giuseppe Flavio si possono leggere gli eventi e la difesa disperata degli abitanti di Gerusalemme ( che fu per 1000 anni la capitale del Regno di Israele) . L'ultima eroica resistenza ebraica fu quella organizzata da Eleazar Ben Yair a Masada dove più di 1000 ebrei si suicidarono per non cadere nelle mani dei Romani.
Gli ebrei sopravvissuti furono perseguitati in tutti i modi finchè nel 131 l'imperatore Adriano rinominò Gerusalemme Aelia Capitolina e Israele prese il nome di Palaestina, per cancellare ogni segno di ebraicità, depredò la Capitale e la distrusse.
In seguito la Giudea divenne parte dell'Impero romano d'Oriente di cui i Giudei erano circa il 20% della popolazione.
I musulmani subentrarono soltanto nel VII secolo e fu in quel periodo che il territorio fu colonizzato da popolazioni arabe.
Questa è a sommi capi la storia antica degli ebrei, ma, lei capisce che, per raccontarla tutta, bisognerebbe scrivere più di un libro.
Durante la diaspora e mentre gli ebrei rimasti in Erez Israel erano considerati dhimmi ( inferiori) dagli arabi colonizzatori e perseguitati in tutti i modi, in Europa non se la passavano meglio.
Ed ecco infine il sorgere del sionismo , cioè del movimento di liberazione degli ebrei dalle persecuzioni europee.
Nel 1901 nacque il Fondo Nazionale Ebraico (Keren Kayemet LeIsrael) il più antico movimento ecologico del mondo, nel 1909 venne fondata Tel Aviv sulla sabbia del mare Mediterraneo e il primo kibbutz (Degania) sul Lago di Tiberiade.
Dopo il crollo dell'Impero ottomano la Dichiarazione Balfour del 1917 si impegnò a creare un "Focolare nazionale ebraico" negli stessi luoghi che videro lo svolgersi della millenaria storia del Popolo di Israele.
Nel 1947 le Nazioni Unite misero ai voti la fondazione di uno stato per gli ebrei e uno per gli arabi della zona.
Questo accadeva mentre in tutto il Medio Oriente nascevano nuove nazioni arabe mai esistite prima e della cui creazione mai nessuno chiese il motivo. Israele votò per la spartizione, la Lega araba votò contro la spartizione per la distruzione di Israele.
Come vede mi sono attenuta alla storia e al legame fisico degli ebrei con la loro Terra senza mai parlare di idealismo o ideologia. La superficie di Israele è di quasi 21.000 kmq che credo sia lo zero più vari zeri per cento del mondo arabo. Penso che la domanda giusta non dovrebbe essere perchè Israele è stato creato qui, nella sua antica terra, nella culla della tradizione ebraica bensì "Perchè la fondazione del moderno Stato di Israele, così minuscolo, non può essere accettata dall'immensità del mondo arabo?"
Un cordiale Shalom