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La Repubblica Rassegna Stampa
13.05.2017 Tombe ebraiche devastate: soltanto una bravata? E lo scandalo di Televideo?
Cronaca di Federica Angeli, Lorenzo D'Albergo

Testata: La Repubblica
Data: 13 maggio 2017
Pagina: 19
Autore: Federica Angeli-Lorenzo D'Albergo
Titolo: «Roma. tombe ebraiche devastate da ragazzini»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 13/05/2017, a pag.19, con il titolo "Roma. tombe ebraiche devastate da ragazzini" la cronaca di Federica Angeli e Lorenzo D'Albergo.

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Cronaca e commento ci paiono del tutto fuori luogo. Come si può definire una "bravata" la distruzione di 70 tombe ebraiche? Gli autori sono conosciuti, grazie alle riprese delle telecamere, saranno pure dei ragazzini, ma se hanno preso di mira 'solo' le tombe ebraiche, come si può escludere la motivazione antisemita? Data la giovane età non finiranno in galera, ma la cosa non può finire lì, avranno dei genitori, forse una indagine sull'educazione che hanno ricevuto dovrebbe farsi, anche per fare emergere le dovute responsabilità.

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TELEVIDEO di ieri sera ha dato in tv la notizia scrivendo "devastate tombe al Cimitero Municipale", eliminando il fatto che fossero ebraiche. Televideo non è nuovo a dare notizie che riguardano Israele e Medio Oriente in modo decisamente ostile, quindi nessuna sorpresa per aver cancellato che fosse il cimitero ebraico. Televideo avrà pure una direzione, perchè chiedere conto ai responsabili?

Ecco l'articolo:

Una bravata. Così quattro minorenni della Roma bene, la scorsa notte, hanno distrutto settanta tombe in almeno quattro settori diversi al cimitero monumentale del Verano. Un gioco, senza nessuna matrice antisemita, secondo gli investigatori: la procura dei minori indaga per danneggiamento e vilipendio di tombe. Nel mirino della gang il settore ebraico, i fornetti di quello cattolico e il sacrario militare. Hanno sbriciolato stelle di David, spaccato croci e colonnine, frantumato lastre in marmo di copertura dei loculi, ridotto in mille pezzi vasi di fiori, lumicini dei loculi, fotografie dei defunti e piccole lapidi con dentro le ceneri. Mazze di ferro e bastoni: i quattro si sono divertiti così, dopo essere entrati nel pomeriggio, poco prima della chiusura, ed essersi nascosti in attesa che i guardiani serrassero i cancelli del cimitero. Quindi, non appena è calato il buio, hanno messo in atto il loro barbaro piano, per divertirsi. Fino a quando le risate hanno lasciato il posto alla noia e hanno bussato alla porta del custode per chiedere di uscire. «Siamo rimasti chiusi dentro per sbaglio», hanno dichiarato con innocenza i ragazzini. Che però, prima di allontanarsi, sono stati identificati dal guardiano notturno. Ieri mattina la scoperta delle tombe profanate, sfregiate, distrutte. I carabinieri, grazie ai nominativi e ai filmati delle telecamere che li immortalano mentre entrano sorridenti al Verano, impiegano poche ore per raggiungerli, ognuno nella propria abitazione. E, portati in caserma, iniziano gli interrogatori dove, in lacrime, scaricano l'uno sull'altro la responsabilità di una nottata a distruggere un cimitero. Dalle prime versioni non sembra appunto esserci nessun intento antisemita all'origine del gesto. Sul caso è anche intervenuta la Comunità ebraica di Roma: «Dalle informazioni in nostro possesso — hanno detto — per ora non esiste alcun elemento per definire l'atto vandalico di questa notte che ha portato al danneggiamento di diverse tombe tra cui alcune del settore ebraico. Siamo in attesa dello sviluppo delle indagini delle forze dell'ordine per accertare le cause e le responsabilità di questo gesto». La condanna politica, qualsiasi sia la motivazione, arriva in serata. «Ciò che è successo al cimitero Verano è un atto vile. Vicina ai familiari colpiti da questo episodio vergognoso», ha commentato su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi. Così il Pd capitolino: «Esprimiamo sconcerto e dolore per i vergognosi atti di vandalismo verificatisi. Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite negli affetti più cari da un atto ignobile, richiamiamo l'attenzione della giunta a predisporre maggiore attenzione a quanto accade nell'area cimiteriale e a predisporre misure idonee a tutelare la sacralità dei luoghi».

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