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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
11.05.2017 Sull'Osservatore Romano va in scena la menzogna omissiva
Sulla visita di Donald Trump a Abu Mazen

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 11 maggio 2017
Pagina: 1
Autore: la redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Abbas pronto a incontrare Netanyahu»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 11/05/2017, a pag. 1, la breve "Abbas pronto a incontrare Netanyahu".

La breve di OR è un esempio della disinformazione contro Israele del quotidiano ufficiale del Vaticano. OR riferisce le chiacchiere di Abu Mazen in vista dell'arrivo di Donald Trump, evitando di ricostruire il contesto: si tratta, dunque, di menzogna omissiva.  Già pochi giorni fa OR era stato omissivo a proposito delle parole rivolte da Trump a Abu Mazen a Washington, omettendo la dichiarazione più importante, di cui IC ha scritto (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=66229): 'Stop soldi alle famiglie dei terroristi', ha detto Trump a Abu Mazen, non riportarlo è un tipico esempio di menzogna omissiva.
Nel caso di oggi, Abu Mazen voleva soltanto apparire a Trump come uno che aspetta soltanto che si decida a riprendere i colloqui, mentre la verità è l'inverso: è stato Abu Mazen ad abbandonare il tavolo delle trattative.

Ecco la breve:

Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, è pronto a incontrare immediatamente il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, per rilanciare il dialogo in stallo da almeno tre anni. L'apertura è giunta ieri, a poche settimane dalla prevista visita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump in Vicino oriente (22-23 maggio). «Non vediamo l'ora di incontrare Trump a Betlemme — ha spiegato Abbas — e abbiamo confermato la disponibilità a collaborare con lui e a incontrare Netanyahu sotto il suo patrocinio di pace».

 

 

Immagine correlata
Donald Trump con Abu Mazen

Abbas ha confermato che il presidente Trump andrà anche nei Territori palestinesi in Cisgiordania il 23 maggio. Parlando a Ramallah, Abbas ha sottolineato che l'unica strada verso la pace resta quella della soluzione dei due stati. Una cornice, questa, basata sui confini del 1967 che «permetterebbe a Israele e Palestina di coesistere fianco a fianco in pace, sicurezza e amicizia».

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ornet@ossrom.va

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