Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 09/05/2017, a pag. 5, la breve "Il seminario francese di Roma contro il nazismo".
Nulla da eccepire sull'iniziativa riportata da OR. Peccato però non ci sia anche una targa in "ricordo" dell'Operazione Odessa. L'Osservatore Romano di solito dimostra di avere una pessima memoria, quando si tratta di scrivere dei silenzi imbarazzanti della Chiesa durante la Shoah e del rapporto tra Santa Sede e Germania nazista.
Dimentica, tra le altre cose, che il Vaticano collaborò alacremente con i criminali nazisti per fare in modo che, alla fine della guerra, trovassero un comodo rifugio in Sudamerica e nei Paesi arabi. L'operazione Odessa portò molti gerarchi nazisti in Argentina e in altri Paesi limitrofi proprio grazie ai passaporti falsi ottenuti con la sempre provvidenziale opera della Santa Sede. Ne abbiamo scritto più volte in passato su IC, per esempio alla pagina http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=42051
Ecco la breve:
Adolf Hitler Pio XII
Nell'ambito del progetto Case della vita (che ha lo scopo di individuare i luoghi che accolsero le vittime della persecuzione nazista durante la seconda guerra mondiale) della fondazione internazionale Raoul Wallenberg, il 9 maggio una placca commemorativa viene conferita al Pontificio seminario francese di Roma. Alla luce dei documenti pubblicati nel 2004 dal seminario in occasione del suo centocinquantesimo anniversario, la fondazione ha voluto rendere omaggio «al coraggio dei preti del seminario», spiega un comunicato stampa, precisando che la cerimonia si svolgerà alla presenza di rappresentanti della comunità ebraica di Roma e di numerose personalità diplomatiche e religiose. Durante la seconda guerra mondiale il seminario nascose ufficiali britannici e statunitensi, soldati italiani che si rifiutarono di combattere al fianco dei tedeschi e una cinquantina di ebrei.
Per inviare la propria opinione all' Osservatore Romano, telefonare 06/69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante