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Ugo Volli
Cartoline
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Il disastro che non ci raccontano e chi lo sta provocando 24/04/2017
Il disastro che non ci raccontano e chi lo sta provocando
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: una imbarcazione di immigrati clandestini in arrivo in Italia

Cari amici,

a proposito della non-verità e delle polemiche sull’informazione: pochi dati sono così difficili da raccogliere in Italia quanto quelli sull’immigrazione clandestina e la cittadinanza degli extracomunitari. Dato che è un tema importante, su cui vale la pena di riflettere lucidamente, vi riporto alcuni dati che ho trovato con qualche fatica. Fino al 18 aprile, gli immigrati sbarcati quest’anno senza permesso in Italia sono stati 36.703, di cui 4114 dalla Nigeria, 3681 dal Bangladesh, 3596 dalla Guinea, 3159 dalla Costa d’Avorio (https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10155992948838776&set=a.466527528775.273631.699093775&type=3) - tutti luoghi in cui vivere non è certamente gradevole, ma non teatri di guerra come la Siria e lo Yemen. E’ dunque un’immigrazione economica, che non ha a che fare con genocidi o grandi conflitti. Il numero degli arrivi era rimasto fra i 10 e i 20 mila fra il 1997 e il 2013, con solo due punte di 50 mila nel ‘99 e di 60 mila nel 2011, poi nel 2014 sono stati 270 mila, nel 2015 154 mila, nel 2016 181 mila (https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10156002820098776&set=a.466527528775.273631.699093775&type=3&theater). E i dati del 2017 che vi ho riportati sopra sono superiori del 44% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tanto che “quest’anno si prevede che saranno almeno 250 mila.” (http://www.lastampa.it/2017/04/23/italia/cronache/abbiamo-le-prove-dei-contatti-tra-scafisti-e-alcuni-soccorritori-3fCnqLKWWRHBVUiygHv65K/pagina.html): un numero che equivale alla popolazione di una città come Verona. I migranti presenti nelle strutture temporanee di accoglienza (quindi non ricollocati in una condizione permenente) in Italia al 5 aprile erano 174 mila.

Spesso si dice che sono numeri poco significativi, perché la maggior parte degli immigrati clandestini non vuole restare in Italia, ma punta alla Germania o ai paesi nordici. Sarà vero, ma è opportuno dare un’occhiata alle domande di asilo e di cittadinanza. “Nei primi due mesi del 2017 i richiedenti asilo nel nostro Paese sono stati 24mila, in aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anno 2016 che già aveva registrato un record, il più alto numero di richieste mai registrata in un ventennio: oltre 123mila – 10mila ogni mese, il 47% in più rispetto al 2015” (http://www.ismu.org/2017/04/aggiornamenti-emergenza-immigrazione-europa/).

Quanto alle domande di cittadinanza, nel 2012 ne sono state presentate 67 mila, nel 2013 80 mila, nel 2014 102 mila (http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/sites/default/files/
allegati/anno_2014.pdf
), nel 2015 117 mila (http://www.stranieriinitalia.it/attualita/attualita/attualita-sp-754/cittadinanza-italiana-oltre-200-mila-in-attesa-troppe-domande.html); fra esse e gli arretrati, nel 2012 sono stati accolti 47 mila nuovi cittadini, nel 2013 66 mila, nel 2014 85 mila. Nel 2015 sono stati 178.035 persone (una città come Modena) di cui il 19,7 albanesi e il 18,2 marocchini Siamo i primi in Europa per generosità di cittadinanza. (http://www.glistranieri.it/concessioni-cittadinanze-numeri-da-record-per-litalia/)

Bisogna tener conto che la legge prevede che ci vogliano almeno quattro anni di residenza per i cittadini comunitari e dieci per gli extracomunitari per poter chiedere la cittadinanza; dunque questi dati riguardano l’immigrazione di anni ben precedenti all’esplosione del 2013. “L’ultima fotografia scattata dal ministero dell'Interno risale a pochi giorni fa. Il 25 marzo risultavano “in istruttoria” 208.465 domande. Circa un quarto, 54.566, sono state presentate da stranieri che hanno sposato cittadini italiani e che quindi chiedono la cittadinanza per matrimonio, il grosso, 162.899, sono di immigrati che chiedono di diventare italiani dopo diversi anni di residenza regolare.” (http://www.stranieriinitalia.it/attualita/attualita/attualita-sp-754/cittadinanza-italiana-oltre-200-mila-in-attesa-troppe-domande.html). Aggiungete a questo quadro che in Parlamento è in discussione (con l’appoggio del governo e del PD, oltre che della sinistra estrema) una legge che darebbe immediata cittadinanza a 800 mila stranieri nati in Italia (l’equivalente della popolazione di Torino) e aggiungerebbe 50 mila nuovi cittadini all’anno (http://www.stranieriinitalia.it/attualita/attualita/attualita-sp-754/riforma-cittadinanza-subito-800-mila-nuovi-italiani-poi-50-mila-l-anno.html). Bisogna tener conto che questi si aggiungono a 4,5 milioni di abitanti stranieri che già vivono in Italia, cioè il 7,4 per cento della popolazione (quasi il 10% al Nordest), il cui comportamento suscita gravi problemi (per dare solo un dato, già nel 2013 era straniero quasi il 40% dei detenuti). Trovate questi dati qui: https://scimmiocrazia.wordpress.com/2015/05/23/lettera-aperta-sull-immigrazione/.

Fin qui i dati nudi che ho potuto ritrovare, o almeno un loro riassunto, che ho costruito per non annoiarvi molto. E’ evidente che si tratta di una situazione di assoluta emergenza, una catastrofe che prelude alla distruzione dell’identità nazionale. Importare ogni anno una quota in crescita che oggi è di 250 mila persone e aumenterà ancora negli anni successivi, con la conseguenza di ricongiungimenti familiari e nuove nascite, porterebbe nel giro di un decennio allo stravolgimento della demografia italiana, la quale, ricordiamolo, non corrisponde affatto al peggioramento della situazione umanitaria dei paesi di origine, come sostengono i sostenitori dell’immigrazione. Semplicemente negli ultimi anni si è perfezionato un sistema in cui molti privati investono massicciamente (in termini economici e politici) sull’”accoglienza”. Mettendosi d’accordo con chi li manda (http://www.lastampa.it/2017/04/23/italia/cronache/abbiamo-le-prove-dei-contatti-tra-scafisti-e-alcuni-soccorritori-3fCnqLKWWRHBVUiygHv65K/pagina.html). Per capirne qualcosa, guardate quest’analisi delle Ong che lavorano per agevolarla: http://www.ilgiornale.it/news/politica/nomi-finanziatori-e-intrighi-ecco-tutti-i-segreti-delle-navi-1388158.html, spesso in contatto con trafficanti, secondo una “regia occulta” (http://www.lastampa.it/2017/04/20/italia/cronache/il-governo-sbarchi-record-non-casuali-una-regia-guida-i-migranti-in-mare-zlW9mSHMJLk3mSpGBhgKtN/pagina.html).

E le forze pubbliche, inclusi i militari, non hanno più l’obiettivo di difendere il territorio nazionale da chi vuole entrarvi senza titolo e impedire che si violi la legge (la quale non consente l’immigrazione senza permesso), ma al contrario di favorire questo processo, andando a prendere gli immigranti a parecchie centinaia di chilometri dal territorio nazionale (a tanto ammonta la distanza fra le nostre coste e le acque territoriali libiche da dove parte la maggior parte dei clandestini. C’è una volontà politica della sinistra, che come ha scritto nel suo recente bel libro “Sinistra e popolo” (https://www.ibs.it/sinistra-popolo-conflitto-politico-nell-libro-luca-ricolfi/e/9788830447851) Luca Ricolfi, cerca di sostituire con gli immigrati il popolo con cui ha perso definitivamente il contatto.

Insomma, il pericolo ce lo stiamo cercando noi, o meglio una classe dirigente europea e anche italiana che continua a essere quasi tutta cieca non solo al rischio della snazionalizzazione, ma anche a quello del terrorismo islamico che l’immigrazione si porta dietro. Non sono solo le Boldrini, i Bergoglio, gli Strada eccetera eccetera: vi è tutto un apparato che lavora per questo risultato, del tutto indifferente al dissenso dei cittadini. Anzi, criminalizzandolo. E’ una responsabilità che dovrebbe indurre tutti non solo a una riflessione ma anche all’azione politica.

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