Riprendiamo da LIBERO di oggi, 21/04/2017, a pag. 1, con il titolo "Spari sul voto a Parigi: un assist alla Le Pen", l'editoriale di Carlo Panella.
Carlo Panella
La Francia al voto domenica
Attentato sugli Champs Elysées, il cuore della Parigi imperiale, a poca distanza dall'Arc de Triomphe: due gli assalitori che hanno sparato, pare con un fucile, prima in un negozio, poi a tre poliziotti - uno rimasto ucciso, gli altri feriti gravemente - ma uno dei due agenti era riuscito a rispondere al fuoco, così un assalitore è stato fatto fuori, mentre l'altro è rimasto ferito. Questo, a soli tre giorni da elezioni presidenziali segnate da continui allarmi di violenza e jihadisti. Da una parte le contestazioni violente ad un comizio del Front National, con una Marine Le Pen costretta a una campagna elettorale blindata, dall'altra la scoperta di un complotto jihadista a Marsiglia il 18 aprile, mentre continui sono gli allarmi delle forze di sicurezza circa la possibilità di nuovi attentati.
A tarda sera ancora non era chiara la natura della sparatoria sui Champs Elisées e neanche l'identità degli attentatori, ma il contesto porta verso le peggiori ipotesi. In una Francia colpita con ferocia da due anni da una serie di attentati che ha fano quasi duecento vittime, la cruciale e combattutissima scadenza elettorale può essere occasione per una «tempesta perfetta»: un attentato sanguinario che impatti violentemente sulle coscienze degli elettori e ne sposti emotivamente le scelte. Questo è già avvenuto in Spagna l'11 marzo del 2004 (l'attentato nella stazione di Atocha provocò l'inaspettata vittoria del Pse e la sconfina dei popolari) e questo può ovviamente accadere in una Francia nella quale i quattro candidati viaggiano tutti tra il 20 e il 25% e tutti gli esiti paiono possibili.
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