Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 18/04/2017, a pag. 15, la breve "Crollo in un tunnel: morto un miliziano".
Avvenire descrive la morte di un terrorista palestinese come se si trattasse di un incidente sul lavoro. Il terrorista non è definito per quello che è ma semplicemente come "miliziano", e per suscitare maggiore simpatia viene specificata la giovane età. Omissione, inoltre, su quello a cui i tunnel di Hamas sono preposti: la penetrazione in Israele per seminare la morte, la costruzione delle centrali di stoccaggio dei missili e i nascondigli per i capi di Hamas. Tutte cose che il quotidiano dei vescovi si guarda bene da scrivere.
Ecco la breve:
Questo per Avvenire non è un terrorista, ma un "miliziano"
Un uomo di vent'anni è morto in seguito al crollo per un incidente di un tunnel nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, delle quali il giovane, di nome Anas Abu Shawish, era un loro militante. Nell'incidente sono anche rimaste ferite tre persone. Hamas, che ha assunto il controllo dell'area nel 2007, utilizza i tunnel in maniera strategica, per immagazzinare armi, per nascondersi durante le guerre o per effettuare attacchi usando le gallerie per arrivare in Israele. Negli ultimi due anni sarebbero morti più di venti militanti in circostanze analoghe.
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